Vintagerotika, ultima opera del maestro del fumetto

È uscita da pochi giorni una cover story di Taglietti. Si tratta di una. Sexy pocket all’italiana

Vintagerotika, ultima opera del maestro del fumetto

Vintagerotika, ultima opera del maestro del fumetto

A 80 anni l’illustratore, pittore e sceneggiatore ferrarese (ha lavorato, tra gli altri, con Federico Fellini, Sergio Leone, Dino Risi, Ettore Scola) Emanuele Taglietti continua a creare le sue copertine a fumetti, che hanno fatto il giro del mondo. È uscita da pochi giorni l’ultima cover story a sua firma, anima di una pubblicazione di 396 pagine (best seller di Amazon) – dell’editore Luca Laca Montagliani – che ripercorre la storia del fumetto erotico tascabile italiano di Renzo Barbieri e Giorgio Cavedon nei 40 anni tra il 1966 e il 2002. Si chiama Vintagerotika - Sexy pocket all’italiana. Taglietti ha coniato un nuovo personaggio, Polipus, che si affianca a Suspiria, personaggio già celebre tra Portogallo, Grecia e Germania creato dallo stesso editore Luca Laca Montagliani. "Sono stato contattato dall’ideatore della pubblicazione, Luca Laca Montagliani, che mi ha illustrato il progetto. Mi ha subito convinto. Renzo Barbieri, protagonista di questo settore, è stato il mio primo editore ed omaggiarlo mi ha fatto piacere. Quando ho iniziato con lui era il 1973. I nuovi personaggi? Ho tradotto l’idea che mi è stata trasmessa". Quello del fumetto, e del fumetto erotico, è solo uno dei progetti a cui il maestro (docente al Dosso Dossi fino al 2000) si sta dedicando, in un 2023 che lo vede impegnato nella creazione di cover story, a 50 anni dalla sua prima commessa in questo campo. 50 anni in cui l’artista ha illustrato le prime pagine, tra le altre, di Ulula, Moschettiera, Fiabe Colorate, Cimiteria, Fata Turchina, Vipera bionda, Mafia, 44 Magnum, Fox. E anche un fumetto tutto ferrarese. È ‘Il Morto’, dell’editore Paolo Telloli. Nel suo studio di corso Isonzo Taglietti conserva anche il suo omaggio a Michelangelo Antonioni che si unisce al dipinto realizzato per la mostra che il Padiglione di arte contemporanea, l’anno scorso, ha dedicato al regista premio Oscar.