Violenza sulle donne Soccorse in trentasei

Grazie al piano messo a punto da Udi, Comune, Asl, Servizi sociali e sportello ‘Iris’ sono state accolte e aiutate

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Sono tanti i progetti sviluppati in città per contrastare la violenza sulle donne negli ultimi anni. Ma la guardia non deve essere mai abbassata. È questo il messaggio emerso durante il Consiglio comunale straordinario convocato sull’argomento, in previsione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne del 25 novembre. La seduta si è aperta con la relazione del sindaco Pierluigi Negri che ha fornito alcuni dati rispetto al lavoro sviluppato a Comacchio. A cominciare dalla realizzazione di una casa rifugio ad indirizzo segreto in un immobile confiscato alle mafie per dare protezione a donne e madri maltrattate. In due anni, sono state sei le donne ospitate nella struttura, con figli e figlie minori (sette in totale), assistite in collaborazione con il Centro Donna e Giustizia di Ferrara nell’ambito del progetto ‘Uscire dalla Violenza’, realizzato in rete con la questura, la prefettura di Ferrara, i carabinieri, l’Ausl e i servizi socio-sanitari. Poi, lo sportello anti-violenza ‘Iris’, realizzato nella Casa della salute ‘San Camillo’, nato grazie al progetto ‘Penelope, donne che tessono reti’ finanziato dalla Regione Emilia Romagna e dai Comuni di Comacchio e di Codigoro, e gestito dalla Cooperativa Girogirotondo. Nel 2019 sono state 36 le donne accolte, l’86% di nazionalità italiana, l’8% dell’Est Europa e le restanti di origine africana. Il sindaco Negri ha ricordato anche gli altri progetti, tra i quali il Tavolo comunale sulle politiche di genere, le attività di sensibilizzazione delle scuole, i laboratori realizzati nel Community Lab, e molto altro ancora. Negli interventi da parte dei consiglieri di minoranza Massimo Moretti, Alice Carli, Sandra Carli Ballola, Riccardo Pattuelli, Marco Fabbri e Alberto Righetti è stata sollecitata la prosecuzione dei progetti, ma anche a mettere in campo nuove politiche, non solo rivolte alle donne, ma anche contro ogni discriminazione sociale. A seguire, gli interventi di Patrizia Buzzi, coordinatrice dei progetti comunali di educazione al rispetto di genere, Monica Borghi e Angela Gamberini (Centro Donna Giustizia e Sportello ‘Iris’), Ornella Farinelli (Udi-Spazio Donna), Carla Carli (Cooperativa Girogirotondo), Mariella Tomasi (Associazione Temperamenti), Lara Liboni (rappresentante delle associazioni sportive coinvolte nei progetti) e della psicologa Erika Cuomo. Il 25 novembre, alle 11 nel parco della Resistenza a Comacchio, verrà inaugurata la ‘panchina rossa’ della Spi Cgil a ricordo delle donne vittima di violenza.

Valerio Franzoni