Voto, il giallo delle tessere inviate ai minori

Perplessità sui certificati elettorali ricevuti da alcuni ragazzi, ma il Comune spiega: "Nessun errore, spedite a luglio. Non sono nelle liste"

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La riunione dei presidenti di seggio di ieri pomeriggio, a Ferrara, in vista della chiamata alle urne del 25 settembre, si è aperta tra lo stupore generale. "A mia figlia, ancora minorenne, è arrivata la tessera elettorale", ha spiegato uno dei partecipanti. Un altro ha aggiunto: "Mi risulta che altri minorenni abbiano ricevuto le tessere". Subito tutti hanno pensato a un errore del software, perché questi ragazzi, dopo una prima verifica, sarebbero tutti in procinto di compiere i 18 anni. I dirigenti comunali, ricevuta la segnalazione, hanno avviato immediatamente un’indagine e il giallo verso sera è stato risolto. Non c’è nessun errore: questi ragazzi hanno ricevuto il certificato elettorale inviato in luglio quando ancora non erano state fissate le elezioni. Nella seconda ’revisione dinamica straordinaria’ del 21 agosto, però, gli uffici comunali competenti hanno attuato il blocco delle liste escludendo, per l’appunto, chi è ancora minorenne. Anche nel caso questi ragazzi si presentassero per votare, i presidenti di seggio si accorgerebbero subito che qualcosa non funziona. Il loro nome infatti non compare più nelle liste. È cosi la segnalazione legittima, che, ieri pomeriggio, ha creato il caos per qualche ora, è stata chiarita dall’ufficio elettorale comunale competente. Quando in luglio sono stati inviate le tessere elettorali ai minorenni, non era prevista la chiamata alle urne. I ragazzi, infatti, avrebbero votato a fine legislatura da maggiorenni. Chi gridava già ai brogli o pensava a elezioni da invalidare, si dovrà ricredere. Di sicuro, il ’mistero’ delle tessere ai minorenni è collegato alla ’pazza’ politica italiana e ai governi che cadono prima delle fine della legislatura.

Matteo Radogna