Assassinio di Willy Branchi, don Bruscagin assolto dall’accusa di calunnia

La Corte di Appello di Bologna ha ribaltato la sentenza di condanna a un anno e sei mesi di reclusione. Gli avvocati del prete: "Siamo molto contenti. Fondate le nostre critiche alla decisione di primo grado"

Don Tiziano Bruscagin assolto dalla Corte di appello di Bologna dall’accusa di calunnia

Don Tiziano Bruscagin assolto dalla Corte di appello di Bologna dall’accusa di calunnia

Ferrara, 4 novembre 2022 - Assoluzione piena per don Tiziano Bruscagin, il religioso ed ex parroco di Goro che era stato condannato in primo grado per calunnia nei confronti di due fratelli Francesco e Alfredo Gonella, indicandoli come coloro che insieme al padre avevano avuto un ruolo nel truce omicidio del giovanissimo Vilfrido Willy Branchi, il diciottenne ucciso nel lontano settembre 1988. La Corte di appello di Bologna ha ribaltato la sentenza firmata dal giudice per le indagini preliminari Vartan Giacomelli che più di un anno fa, a metà luglio 2021, aveva condannato il religioso a un anno e mezzo di reclusione, per "avere accusato i due fratelli, pur sapendoli innocenti".

Don Bruscagin si era sempre difeso sostenendo che lui in realtà si era limitato a riportare le ’voci’ di paese sul delitto del povero Willy, massacrato e poi il suo corpo abbandonato sull’argine del Po. Un delitto su cui ancora, purtroppo, non è stata fatta piena luce. Don Bruscagin era finito sotto inchiesta per quanto riferito nei confronti dei fratelli Gianella e del loro padre Ido. Ma per quest’ultima accusa il prete era già stato assolto in primo grado. E' stato assolto anche dalle accuse nei confrnti dei fratelli, perchè il fatto non sussiste. L’assoluzione era stata chiesta anche dal procuratore generale. "Siamo molto contenti di questa decisione della Corte – commentano i legali che hanno assistito don Bruscagin, gli avvocati Milena Catozzi e Marcello Rambaldi – che evidentemente ha ritenuto fondate le nostre critiche alla sentenza del Tribunale di Ferrara. Ovviamente - aggiungono – attendiamo le motivazioni per poter valutare nel suo complesso il ragionamento che è stato effettuato dalla Corte bolognese".

Si chiude così l’inchiesta parallela al filone principale sull’omicidio di Willy, incentrata sulle dichiarazioni che don Bruscagin aveva rilasciato nel 2014 al Carlino, in una lunga intervista in cui fece i nomi dei due fratelli come potenziali complici nell’omicidio del diciottenne di Goro, commesso dal padre oggi defunto. Parole da cui prese le mosse la riapertura dell’inchiesta sul delitto che sembrava destinato a rimanere irrisolto. Il titolare del fascicolo d’inchiesta sull’omicidio, il pubblico ministero Andrea Maggioni, è lo stesso magistrato che ha indagato don Bruscagin prima per falta testimonianza al pm, perché dopo l’intervista al Carlino, il religioso aveva ritrattato, asserendo però poi che si trattava di voci che aveva sentito in paese. Accusa questa su cui da tempo c’è già stata l’archiviazione. Si attendono le motivazioni della Corte sulla sentenza di assoluzione.