Nubifragio a Ferrara, l'esperto: "Impossibile prevederlo"

Alberoni (Servizio Meteo): "Oggi non ci sono strumenti per capire dove colpirà più forte. Stiamo andando verso la tropicalizzazione del clima. Tanta pioggia, ma la siccità rimane"

Ferrara, 21 agosto 2022 - La speranza, probabilmente solo dei non addetti ai lavori, che due giorni di nubifragi potessero risolvere due mesi di assenza totale di precipitazioni è stata mal riposta. Non è così. Ne parliamo con Pier Paolo Alberoni, dirigente del Servizio idrometeoclima di Arpae.

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Tanta acqua non ha risolto il problema siccità, quindi?

"Assolutamente no. Purtroppo. Dopo due mesi ininterrotti senza precipitazioni, siamo talmente al di sotto di ogni statistica precedente per quantità di pioggia caduta, che nonostante i nubifragi dei giorni scorsi e i danni subiti, il livello dei principali corsi d’acqua come Po e Reno non si è praticamente mosso. Qualche attenzione, proprio nel momento degli eventi atmosferici c’è stato in alcune zone della regione, nel reticolato minore, canali e fossi, ma la condizione di siccità dei fiumi resta pressoché invariata".

Che cosa è accaduto tra mercoledì e venerdì in provincia?

"E’ accaduto che la bassa pressione in movimento dalla Francia verso nord-est, ampiamente prevista, è passata troppo lentamente. Cioè per dirla semplicemente è stazionata a lungo sulle nostre teste, in modo tale da rigenerarsi e invece di un nubifragio per quanto violento, ha prodotto due eventi importanti, il primo su Bondeno è quello che tecnicamente si chiama downburst (cioè vento di ricaduta) più che una tromba d’aria e gli allagamenti di Ferrara, oltre a precipitazioni importanti in altre zone della regione. Eventi indubbiamente potenti, vento molto forte mercoledì sera, ma che non ha superato i 128 chilometri orari, come registrato da una stazione climatica amatoriale, cioè non nostra. Arpae infatti ne ha una a Malborghetto dove è stata rilevata la velocità non superiore a 80 chilometri orari, e un’altra a Finale Emilia, quindi località vicina a dove c’è stato il disastro, dove ci sono state raffiche di 102 chilometri orari".

E per quanto riguarda la bomba d’acqua su Ferrara?

"Parlando del nubifragio, più tecnicamente, la quantità di acqua caduta in sole due ore - cioè dalle 7 alle 9 di venerdì - è stata davvero molta: 80 millimetri in due ore sono tantissimi e può capitare in questi casi che si formino allagamenti, che magari le fogne possano essere state ostruite da foglie o altro depositati dal vento dei giorni precedenti precedenti, dagli alberi caduti. Ma su questo aspetto io posso solo fare delle ipotesi, non ne ho piena conoscenza".

Impossibile difenderci da questi eventi eccezionali?

"Se mi chiede se possiamo prevedere dove temporali e nubifragi possano fare danni, cioè individuare la località specifica, siamo ancora lontani, non ci sono strumentazioni idonee. Siamo in grado di prevedere quando le perturbazioni possono arrivare e anche un’area specifica, ma non le località precise. E neanche i danni che potranno causare, perché questi dipendono appunto da come la perturbazione si sviluppa nelle singole località e che cosa incontra nel suo passaggio".

Arriviamo alla fatidica e inevitabile domanda: è colpa del cambiamento climatico?

"Diciamo che indubbiamente il clima si è modificato, è sotto gli occhi di tutti. Si sta tropicalizzando, cioè a periodi di estremo caldo come accaduto in questi due mesi, con un luglio che ha segnato temperature molte elevate mai registrate in precedenza, in atmosfera si accumula così tanta umidità che quando arriva il temporale la trasforma in acqua, più umidità c’è più intensa è la precipitazione".

Qualche consiglio per o prepararsi a questi eventi?

"Il primo è quello di essere informati il più possibile sulle condizioni meteo, sul sito della Regione vengono pubblicati i bollettini meteo o le allerte. La seconda è di avere piena coscienza dell situazione in atto, adottando tutti gli accorgimenti possibili per evitare i danni maggiori".

Che cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni?

"Per una settimana ci saranno condizioni stabili, come quelle di oggi (ieri, ndr )".