Ferrara, 22 ottobre 2016 - Potrebbe essere un ‘caso Camelot’ atto secondo. E’ la Lega Nord, con il numero uno in Regione Alan Fabbri e l’esponente locale Nicola Lodi, ad alzare il polverone su un presunto giro di compravendita dei buoni spesa della cooperativa ferrarese. «Riassumendo – hanno dichiarato i due – Camelot consegna ad ogni richiedente alcuni buoni spesa (al momento non siamo a conoscenza di quanti nel dettaglio) del valore di cinque euro, spendibili solamente nei supermercati Coop. I richiedenti cosa fanno? Li vendono ad altri stranieri, tra cui cinesi e pakistani, a prezzi inferiori. In questo modo loro ne ricavano denaro contante da poter spendere in altro modo e chi compra questi ticket può andare a fare la spesa pagando meno di quanto avrebbe pagato con i contanti».
Per provare quanto detto, gli esponenti del Carroccio hanno prodotto un video di oltre quindici minuti nel quale si vedono le diverse fasi del giro (clicca qui): dallo scambio di ticket a prezzi ribassati fino all’acquisto di merce all’ipermercato. «Alla luce di tutto questo – hanno concluso – poniamo delle domande. Perché i buoni non sono nominativi? Perché non viene controllata la merce che si acquista (molti comprano alcol o apparecchi tecnologici)? Perché valgono solo con la Coop? Consegneremo il video e le prove in Questura, attendendo risposte».