Yacht, Ferretti assume. "Cerchiamo talenti"

Dalle Marche alla Romagna: 80 posti di lavoro

Alberto Galassi, ad della Ferretti, gruppo leader nella produzione di yacht

Alberto Galassi, ad della Ferretti, gruppo leader nella produzione di yacht

Forlì, 13 maggio 2018 - Cresce a doppia cifra, il gruppo Ferretti. E assume: il piano del gruppo leader nel settore nautico prevede 80 inserimenti nella cantieristica entro la fine dell’anno. Anche gli stabilimenti di Emilia Romagna e Marche stanno beneficiando dell’incremento dei livelli occupazionali. «Il piano di assunzioni è in corso – spiega l’amministratore delegato Alberto Galassi – e il sito di Ancona, insieme a quello di La Spezia, ne è protagonista: il 25% del nuovo personale sarà destinato proprio allo stabilimento marchigiano, che è anche quello che ha beneficiato del maggior sviluppo a livello immobiliare». Il 30% delle assunzioni è riservato a La Spezia, il 20% a Sarnico, il restante 25% agli altri poli (Forlì, Cattolica e Mondolfo).

Il gruppo conta 1.500 dipendenti, di cui un migliaio di operai specializzati e 500 impiegati, la maggior parte in Italia e gli altri tra Hong Kong e Stati Uniti. Ferretti è alla ricerca di operai specializzati, project manager, architetti e ingegneri. «L’elevato livello di specializzazione e la formazione tecnica – continua l’avvocato modenese – sono le caratteristiche che accomunano tutti i profili che stiamo cercando, insieme al talento. I giovani non devono sottovalutare gli studi tecnici, perché garantiscono lo sbocco nel mondo del lavoro. È sbagliato considerarli un ripiego. E a noi servono persone con questo tipo di estrazione, specializzata in tecnologia». Talento, parola d’ordine per Galassi. «Ne abbiamo bisogno anche in campo, ovvero nei cantieri, e non solo fuori» il parallelo con il calcio, sport che l’ad ama e nel quale è impegnato come componente del board del Manchester City. «Un buon management funziona se a lavorare sulle imbarcazioni ci sono proprio i talenti». Che possono anche essere rubati alla concorrenza. «La verità è che tutti sono contenti di entrare a far parte di una squadra che vince. Noi cerchiamo di attrarre persone migliorando la qualità del lavoro e mantenendo costante la lealtà di squadra. E così, se oggi siamo in grado di attirare chi magari in passato non sarebbe venuto, lasciamo anche andare chi si crede artefice di un successo che ha contribuito a generare solo in parte». Perché quel successo – testimoniato dal valore della produzione a 623 milioni di euro (+10,8%) e dalla salita dell’utile (+71%) – «è frutto del lavoro di 1.500 persone e non di un singolo».

Intanto Ferretti continua a puntare sulla ricerca e sviluppo. «Tutto l’utile, che nel 2017 è stato di 24 milioni, viene reinvestito in questo comparto insieme ad ulteriori risorse. Questo per una precisa scelta degli azionisti che non attuano una politica di dividendi. Il rinnovamento della nostra gamma ci ha permesso di sottrarre quote di mercato alla concorrenza». Con Ferretti in continua crescita e tornata leader, si pone un problema di spazi. «Tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 – ammette Galassi – abbiamo ampliato lo stabilimento di Ancona (polo multibrand dedicato alle grandi imbarcazioni) di 12.500 metri quadri tra capannoni, uffici e magazzini, ma ora lì siamo saturi. Stiamo cercando un cantiere che ci permetta di sviluppare ulteriormente la nostra gamma. Ne abbiamo trovati tre, entro l’estate presenteremo il nuovo piano industriale e renderemo nota la scelta».