"Ridolfi, fra 5 anni 100 milioni di indotto"

Ieri la cerimonia ufficiale di riapertura. Gli imprenditori di F.A.: "Nel 2025 ben 1.500 occupati". Il direttore di Enav: "Forlì esempio per tutti"

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Sette banchi check-in, otto gate, grandi pannelli con immagini di Forlì, il bianco e il rosso a fare da sfondo. Il Ridolfi è agghindato, gli aerei delle 4 compagnie sono in pista, le hostess si aggirano per il terminal. L’inaugurazione, ieri alle 11, è un evento per gli addetti ai lavori, in attesa che alle 17,50 del primo dicembre decolli il primo volo Forlì-Monaco di Baviera.

Si commuove, scende qualche lacrima sul viso di Giuseppe Silvestrini, presidente di F.A., la società di gestione, dopo aver fatto i ringraziamenti di rito. "Dicevano che eravamo dei pazzi, dei temerari", ricorda Ettore Sansavini, vice presidente, che entra nel merito del progetto: "Abbiamo già investito oltre 10 milioni, l’obiettivo è lo sviluppo turistico dell’intero territorio puntando sul brand ’Città Romagna’. Il turismo non può essere solo quello estivo sulla costa, ma tutto l’anno, tramite gli itinerari enogastronomici, quelli paesaggistici, le terme, gli eventi culturali".

Sansavini cita poi le ricadute economiche sul territorio. "Le stime al 2025, parlano di oltre 100 milioni di euro e 1.500 occupati".

Paola De Micheli, ministro dei Trasporti, in videoconferenza, parla di "progetto strategico" e si complimenta per l’impegno degli imprenditori che "hanno voluto riprendere in mano il futuro del territorio proprio nel momento più difficile", quindi annuncia la riforma del settore aereo "entro la prossima estate".

Alessio Quaranta, direttore generale di Enac, considera quello di Forlì "un caso di scuola. Perché in 25 anni è la prima volta che vedo le istituzioni locali e nazionali muoversi all’unisono verso l’obiettivo dell’apertura dello scalo. Inoltre Forlì è la dimostrazione che se privato e pubblico cooperano, i risultati prima o poi arrivano. Va inoltre dato atto del coraggio degli imprenditori che hanno investito nel momento più difficile per il settore, una vera scommessa".

A tutti i presenti è consegnato un fac-simile di carta d’imbarco, l’atmosfera è festosa, pur in un clima generale di estrema preoccupazione, come rimarca Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna: "Oggi è una giornata di speranza, in un clima molto complicato a causa della ripresa della pandemia – dice – . Abbiamo ancora di più la necessità di marciare tutti nella stessa direzione per farci trovare pronti al momento della ripresa". Il governatore conferma la disponibilità di un investimento diretto da parte della Regione sul Ridolfi: "Abbiamo consegnato 12 milioni di euro a Parma per l’allungamento della pista – chiarisce – e vogliamo confermare anche per Forlì la stessa cifra. Si tratta di un investimento necessario per uno scalo che si prende oggi una bella quota di rischio, in un momento che suggerirebbe il contrario. Se il Ridolfi avrà una prospettiva sarà un bene per tutta l’Emilia-Romagna".

Allo stesso Bonaccini si rivolge Roberto Pinza, presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi, quando fa riferimeno al nodo delle infrastrutture romagnole: "Fra Forlì e Cervia-Milano Marittima c’è da sempre un rapporto strettissimo, ora occorre svilupparlo in vista dei passeggeri in arrivo, quindi bisognerà mettere mano alla Cervese. Sono sicuro che si farà, perché il governatore è molto attento al tema", sottolinea l’avvocato, che invita l’Enav a potenziare l’impegno nella scuola per controllori di volo e a considerare lo scalo un volano per il turismo di tutto il territorio e non solo della riviera.

Raggiante infine il sindaco Gian Luca Zattini, che rievoca come "per settimane le difficoltà incontrate dagli imprenditori avrebbero scoraggiato chiunque. Invece hanno tenuto duro e si è compiuto un grande lavoro di squadra di tutta la città. Questo è l’Aeroporto della Romagna, non di Forlì – conclude il primo cittadino – che amplia il ragionamento al polo tecnologico aeronautico forlivese, unico in Italia. "Il nostro sogno sarebbe di fare a Forlì il centro di manutenzione e di formazione dell’intera area del Mediterraneo, come lo è Cardiff per il Nord Europa". Quindi il taglio del nastro e la benedizione del vescovo mons.Corazza. Si attende solo il primo decollo.

Fabio Gavelli