Spettacolo nel nome di Sara Pedri: "Per riempire il vuoto di chi resta e tornare a vedere la bellezza"

S’intitola ’Le foglie non si riposano mai’. La sorella Emanuela: "Il nostro dono per la collettività"

Emanuela Pedri presenta lo spettacolo dedicato alla sorella Sara (a destra), ginecologa scomparsa a Cles nel 2021

Emanuela Pedri presenta lo spettacolo dedicato alla sorella Sara (a destra), ginecologa scomparsa a Cles nel 2021

Forlì, 22 febbraio 2024 – A volte il peso di alcune assenze crea profonde ferite, assedia il corpo e la mente, altre volte invece, diventa forza creativa riparatrice. È questa l’essenza dello spettacolo ‘Le foglie non si riposano mai’ che andrà in scena il 9 marzo alle 21 al teatro Il Piccolo, per ricordare Sara Pedri, ginecologa forlivese 31enne scomparsa nel 2021 a Cles, in Trentino.

"Lo spettacolo – spiega Emanuela Pedri, sorella di Sara – nasce dal desiderio di riempire il vuoto di chi resta, trasformando il male in qualcosa di costruttivo. La consapevolezza che, con il tempo, è possibile sentire e osservare il mondo con occhi nuovi e vederne la bellezza".

La data del debutto è significativa, perché si celebra non solo la Festa della Donna ma anche il quarto anniversario della scomparsa della giovane dottoressa forlivese, probabilmente vittima di mobbing sul luogo di lavoro che l’ha portata a compiere un gesto estremo nel lago di Santa Giustina.

La mancanza di una persona amata è un vuoto spesso incolmabile: "Il dolore vissuto dalla perdita di Sara – continua Pedri – pesa come un macigno ma non può essere sprecato. La mia famiglia ha voluto fin da subito condividere con il prossimo questa sofferenza, per far capire che non si è soli e che certe emozioni di paura e sgomento le sentiamo tutti. La nostra esperienza è il dono che facciamo alla collettività".

Lo spettacolo ha anche l’intento di raccogliere fondi a favore dell’associazione Penelope, che si occupa di persone scomparse su tutto il territorio italiano, e di Nostos, ente di volontariato che difende chi subisce forme di bullismo.

"La rappresentazione è come un soffio: lieve come una foglia che danza nel vento – chiosa Emanuela Pedri –; infatti, è adatto anche ai bambini. Vorremmo che le persone uscissero dal teatro leggere, senza turbamenti. Per questo non si fanno riferimenti espliciti alla vicenda giudiziaria ancora in atto".

Per tenere vivo il ricordo di Sara, nel 2022 è stato piantato un Liquidambar dalle foglie rosse, come la chioma della giovane ginecologa, al parco urbano; insieme alla pianta ha trovato dimora anche una speciale ‘cassetta della posta’, dove in questi anni sono stati centinaia i biglietti lasciati dalle persone con una frase d’affetto per Sara.

"Abbiamo dato una casa a mia sorella, curando la piccola aiuola ci prendiamo cura di lei. Quest’azione serviva prima di tutto a noi per sentirla ancora vicina ma ora è uno spazio di tutti. Lo spettacolo è la naturale evoluzione di questo gesto, anche il titolo ricorda l’albero, e celebra il momento della guarigione dal dolore e la forza di lasciarla andare". La locandina dell’evento nasce dalla matita e della creatività di Emanuela: al centro, Sara danza di spalle, mentre una foglia adorna il suo corpo spoglio e, allo stesso tempo, le dà lo slancio per raggiungere una luce calda. In questo bagliore, che simboleggia l’eternità, turbinano leggere altre foglie dalle tonalità che ricordano l’avanzare delle stagioni: verde, giallo e rosso. Con le dita Sara tocca le due più acerbe: "Siamo io e mia madre, lei è sempre con noi – chiosa Emanuela –. Accanto c’è il frutto del Liquidambar, perché lei è il seme che ha fatto nascere l’albero e infine, il frutto. Sotto di lei, l’acqua, l’elemento che ha scelto per il suo gesto estremo".