
Al via la mostra sulle deportate in memoria anche di Iris Versari
A conclusione delle celebrazioni per il centenario della nascita della partigiana Iris Versari, il Comune di Portico e San Benedetto, in collaborazione con l’Associazione Nazionale ex Deportati Nei Campi Nazisti- sezione Bologna (Aned Bo), ha organizzato la mostra ‘Non era giusto non fare niente’. Si potrà visitare la mostra presso il teatro Iris Versari di Portico di Romagna da domani all’8 marzo tutti i pomeriggi dalle 15 alle 17 (per altri orari contattare il numero 349.7154196). Spiega Marzia Marchesini, consigliera comunale con delega alla scuola: "Attraverso le vicende della famiglia Baroncini, la mostra vuole rendere omaggio alle 130mila donne di oltre 40 nazioni che sono state deportate nel campo di concentramento di Ravensbruck, la maggior parte delle quali non fece mai ritorno".
La mostra, divisa in tre sezioni, presenta in particolare uno spaccato molto interessante sulla peculiare e tragica condizione delle donne deportate all’interno dei campi nazisti. Il sindaco Maurizio Monti ha voluto dedicare l’iniziativa in particolare ai numerosi studenti delle classi terze medie della valle del Montone, che visiteranno la mostra guidati dal vice presidente di Aned Bo, Fabrizio Tosi e da Maria Tasini, curatori della mostra, "nella consapevolezza che sia necessario continuare a fare memoria di queste tristi esperienze, perché i giovani ne abbiano consapevolezza e tali tragedie non si ripetano più".
Nata a San Benedetto in Alpe il 12 dicembre 1922, Iris Versari morì il 18 agosto 1944 nell’eccidio di Cornio di San Valentino di Tredozio, durante la cattura dei vertici della Banda Corbari da parte dei nazifascisti, insieme a Silvio Corbari, Adriano Casadei e Arturo Spazzoli. Nel 2022 è uscito anche il libro ‘Iris Versari. Una biografia partigiana’ (Il Ponte Vecchio) di Sandra Bellini, insegnante faentina con origini a Modigliana. Si tratta del miglior libro scritto finora sull’unica partigiana della Banda Corbari. In 340 pagine, l’autrice cerca di dimostrare che Iris è una partigiana italiana in armi e non solo l’amante di Corbari. E’ partigiana in armi come tutti i giovani italiani suoi coetanei che si sono dati alla macchia per la libertà e per sconfiggere il fascismo. Quinto Cappelli