Campus boom, +16%. Le matricole sono 2.400. Cresce Medicina ed ecco. Ingegneria Nautica

I dati dell’ateneo: nessuna città in Romagna cresce così (400 in più). Il corso dedicato alle navi sarà una novità per il 2024/25:. è appena il secondo in Italia, si attendono circa 40 iscritti.

Campus boom, +16%. Le matricole sono 2.400. Cresce Medicina ed ecco. Ingegneria Nautica

Campus boom, +16%. Le matricole sono 2.400. Cresce Medicina ed ecco. Ingegneria Nautica

di Valentina Paiano

A Forlì le immatricolazioni, per l’attuale anno accademico, sono andate a gonfie vele. L’aumento del 16% rispetto al 2022-23 significa quindi circa 400 studenti in più. Ed è la fotografia di una città che si qualifica sempre di più per la sua vocazione universitaria. Il presidente del campus, professor Emanuele Menegatti, fa il punto della situazione e traccia i nuovi obiettivi per il futuro.

Menegatti, partiamo dai dati: quante sono le nuove iscrizioni in città?

"Sono circa 2405 gli studenti immatricolati al primo anno nei corsi di laurea forlivesi. Per un totale di 6600 alunni del campus. Lo scorso anno abbiamo registrato un -5% delle iscrizioni; quindi, abbiamo non solo compensato ma migliorato la nostra attrattività".

Qual è il corso di laurea con più matricole?

"La facoltà più scelta dai nuovi studenti è Sociologia, 323 iscritti. A ruota segue il corso di Economia e commercio con 308".

Quali sono le cause di questo aumento così significativo delle iscrizioni?

"I motivi principali sono due: è stato tolto l’accesso a numero chiuso a Sociologia e sono aumentati, su richiesta del Ministero dell’università e della ricerca, i posti nel corso di laurea di Medicina e chirurgia. Siamo passati da 95 a 130 posti".

In prospettiva, anche l’apertura del corso di laurea in Ingegneria nautica porterà nuovi giovani in città. Di che cifre parliamo?

"È il secondo corso di questo tipo in Italia. A Forlì sarà a numero aperto ma resta comunque una facoltà di nicchia. Ci aspettiamo, quindi, circa quaranta studenti che verranno accolti negli spazi già esistenti di Ingegneria in via Fontanelle".

L’eliminazione del numero chiuso e il conseguente aumento dei posti disponibili in questi corsi di laurea potrebbe portare creare problemi nella ricerca di alloggi in città?

"A Forlì il problema della crisi abitativa non è per ora fonte di preoccupazione. Gli aumenti di quest’anno sono stati ben ponderati e gestiti. Abbiamo già diversi studentati attivi come Palazzo Sassi Masini, in via Maroncelli, che può accogliere fino 130 persone. E ancora, altri 150 posti nell’immobile dell’ex Enav in via Montaspro".

Quali sono i progetti futuri?

"Abbiamo in programma di espandere lo studentato dell’ex Enav in modo da ricavare ulteriori posti letto. Stiamo lavorando in sinergia con gli enti del territorio, come il Comune di Forlì e la Fondazione Cassa dei Risparmi, per la ristrutturazione dell’ex Hotel della città per insediare il Collegio superiore e una foresteria. Inoltre, si sta valutando, in via ancora informale, se possono esserci opportunità di nuovi spazi all’ex monastero della Ripa".

La Ripa è uno dei grandi progetti della città: il ministero dei beni culturali investirà 30 milioni di euro. L’università avrà un ruolo in questa partita?

"Ci sono delle ipotesi ma ancora nulla di deciso".