Cibo e acqua dal cielo Evacuati anche 20 stranieri "Erano in vacanza a Tredozio"

Intanto riaprono alcuni tratti della statale 67 a Dovadola e a San Benedetto in Alpe. Predappio senz’acqua, frazioni isolate, sp3 verso Premilcuore difficile da percorrere.

Cibo e acqua dal cielo  Evacuati anche 20 stranieri  "Erano in vacanza a Tredozio"

Cibo e acqua dal cielo Evacuati anche 20 stranieri "Erano in vacanza a Tredozio"

di Quinto Cappelli

Entro oggi o domani la strada statale SS67 dovrebbe essere riaperta a Dovadola, in località Vallicelle-San Ruffillo, a 3 km dopo il paese verso Rocca San Casciano, dove è rimasta bloccata martedì scorso per una grossa frana caduta sulla carreggiata, lasciando isolata l’intera media e alta valle del Montone. E’ quanto sperano tutti gli abitanti che si trovano a monte di Dovadola e tutti quelli che usano la SS67 per lavoro o qualsiasi altra necessità. In un primo tempo potrebbe essere percorribile solo per i soccorsi o per gli abitanti, ma sarebbe già un successo. Nel frattempo ieri, sempre sulla stessa strada è stato riaperto un varco in una frana che teneva isolato San Benedetto in Alpe, a 3 km a valle del paese. "Ma la situazione – racconta il sindaco di Portico e San Benedetto, Maurizio Monti – è in continua evoluzione, perché le frane sono ancora in movimento". La strada 67 è stata liberata anche da una frana che si trovava a monte dell’abitato, verso il Muraglione, in località Spugnacci. Restano però in paese oltre 15 persone evacuate, a causa della frana di Caprile, che si è staccata dalla collina a est del paese, minacciando diverse case sottostanti e fatte evacuare per prevenzione. Quello che rimane isolato è ancora il comune di Tredozio, come racconta la sindaca, Simona Vietina (nella foto co i volontari di Protezione civile e carabinieri): "Stiamo organizzando le prime emergenze nell’isolamento. Gli alimenti arrivati bastano al momento per circa 100 persone e li utilizzeremo per i più fragili. Abbiamo avuto notizia di ulteriori donazioni di beni di prima necessità, che presto ci verranno consegnati tramite la prefettura, con gli elicotteri appena il tempo lo permetterà perché sta ancora piovendo". Assicura la sindaca Vietina: "Allo stesso tempo sono in costante contatto con la prefettura che sta organizzando l’evacuazione di circa 20 cittadini stranieri, che erano in vacanza sulle nostre colline".

Nella valle del Rabbi resta ancora isolata la frazione di Predappio Alta, causa una frana sulla provinciale che divide il borgo della Pré dal capoluogo. Racconta il sindaco Roberto Canali: "I volontari della Protezione civile svolgono vari servizi alla popolazione, fra cui portare i pasti agli anziani della casa di riposo". Altre due frazioni restano ancora isolate: Porcentico con 3 famiglie, mentre il Consorzio di Bonifica sta riaprendo da frane la strada che scende dal versante di Galeata; e Monte Mirabello, a una decina di km da Predappio Alta verso Rocca San Casciano, con 4 famiglie, fra cui quella che gestisce il ristorante pizzeria Pineta. A Predappio capoluogo e in alcune frazioni, la mancanza d’acqua potabile costituisce un grosso disagio, come racconta ancora il sindaco Canali: "Sul greto del fiume si sono rotte le tubature dell’acquedotto per un lungo tratto e si sta facendo il possibile per riparare le rotture". Anche la strada provinciale Sp3 del Rabbi è difficilmente percorribile a monte di Predappio verso Premilcuore, per le numerose frane che ostacolano il traffico. In molte zone dell’Appennino mancano ancora i collegamenti telefonici, il segnale di alcuni canali televisivi e la corrente va a tratti.