"Degrado, vieteremo di notte la galleria Saffi"

Comune pronto all’ordinanza per gli spazi vicini all’ex bar della Posta. I residenti lamentano sporcizia e urina a pochi passi dalla piazza

"Degrado, vieteremo di notte la galleria Saffi"

"Degrado, vieteremo di notte la galleria Saffi"

Siamo a pochi metri – letteralmente – dalla piazza: non a caso la galleria ha lo stesso nome, Saffi appunto. Un palazzo che si affaccia su corso Mazzini e di giorno è animato da studi professionali, medici, assicurazioni. Al piano terra, resta lo spazio vuoto di quello che è stato il mitico ‘Bar della Posta’ e di altri negozi sfitti di abbigliamento. Al mattino, non è raro trovare bottiglie vuote, resti di cibo, cartacce, chiazze di urina. Mesi fa una donna aveva scelto di dormire lì. Varie situazioni che stanno portando il Comune a riflettere su un’ordinanza dedicata proprio alla galleria.

"Ci stiamo lavorando, a breve saremo pronti – spiega il vicesindaco Daniele Mezzacapo, che ha la delega alla sicurezza –. La galleria Saffi è privata ma a uso pubblico. Questo significa che chiunque può passarci. Noi vogliamo vietarla alla sera e di notte: questo significa che in quelle ore potranno entrare solo i residenti". Cosa cambia? "Oggi i controlli, che pure ci sono, non possono multare chi viene trovato lì". Il regolamento di polizia urbana vieta il vetro in centro e ha inasprito le sanzioni, per esempio, per chi fa pipì in luoghi pubblici. "Ma per procedere a un verbale occorrerebbe trovare le persone in flagranza. Se la bottiglia è appoggiata per terra, si può dire di averla trovata già lì". Viceversa, con un divieto ad hoc, si potrà multare chi bivacca indipendentemente da cosa stia facendo.

Non sono accaduti episodi gravi. "I residenti, però, trovano sporcizia. Sostengono che, prima che aprissero due negozi etnici, un locale e un minimarket, questo non succedeva. Dalle confezioni abbandonate per terra, possiamo ricondurre chi sporca alla clientela di queste attività". Mesi fa, un lettore segnalò che una donna dormiva a terra nella galleria. "È vero, arrivava in treno da Bologna, la sua città, e si fermava lì. L’abbiamo incontrata, le abbiamo parlato, ci siamo sincerati delle sue necessità. Certamente è bisognosa, ma non voleva essere aiutata: dormire all’aperto era in qualche modo il suo stile di vita. Da mesi, però, nessuno l’ha più vista". Anche ieri pomeriggio, nel ‘braccio’ corto che collega due corridoi, un ragazzo ascoltava musica con le cuffiette nelle orecchie, seduto su un gradino e con il cappuccio calato quasi sugli occhi. Un angolo di centro storico in cui si incontrano vite ai margini. Eppure non siamo ai margini: sporgendosi dal porticato si vede il municipio.

"Posso dire che l’ordinanza arriverà presto. L’attenzione sulla sicurezza è altissima", promette il vicesindaco. Anche perché in estate i problemi sono destinati a inasprirsi. Ieri pomeriggio l’ennesimo controllo della polizia locale. Su quella rientranza di corso Mazzini non ci sono telecamere, ma Mezzacapo rivendica: "Da due settimane sono attive quelle della piazza. Questo ci dà grandi possibilità di controllo". Altre gallerie sono state in passato al centro delle polemiche per episodi di degrado o, in quei casi, microcriminalità: "Grazie ai controlli delle forze dell’ordine, però, la galleria Vittoria è molto migliorata".

Marco Bilancioni