Giornate Fai, oltre 500 visitatori a Civitella

L’assessore Samorani: "Sinora non abbiamo avuto una particolare vocazione turistica, ma stiamo lavorando per fare un salto in avanti"

Giornate Fai, oltre 500 visitatori a Civitella

Giornate Fai, oltre 500 visitatori a Civitella

Si è rivelata un successo la Giornata Fai di Primavera a Civitella. Oltre 500 visitatori hanno potuto scoprire per la prima volta, nello scorso fine settimana, la Chiesa di S. Antonio al Castello e l’Oratorio di San Filippo Neri. Grazie ali delegati Fai e ai ciceroni del paese che si sono alternati con passione e competenza nella due giorni, in tanti sono riusciti ad ammirare tanti gioielli architettonici e artistici sconosciuti.

"Civitella non ha mai avuto una vocazione turistica – precisa l’assessore al turismo Francesco Samorani –, ma negli ultimi anni abbiamo alzato l’asticella e intensificato le azioni di promozione mirata anche se siamo solo agli inizi. I commenti positivi dei visitatori e i loro suggerimenti ci hanno spronato ulteriormente e nelle prossime settimane cercheremo di fare un salto in avanti nelle aperture di alcuni beni e valorizzare tutta l’area della rocca e del rione Castello coinvolgendo anche i residenti". Sempre negli stessi giorni in tanti hanno prolungato le visite al Santuario della Madonna della Suasia gestita dalla Confraternita laica guidata da Ernesto Toschi e il castello di Cusercoli, in particolare la chiesa di San Bonifacio dove è stato presente il sindaco Claudio Milandri.

"Dopo averla recuperata, ristrutturata e adeguata nei servizi – commenta – abbiamo recuperato dalla sagrestia della chiesa di Cusercoli numerosi oggetti di culto e di religiosità popolare che sono esposti presso la chiesa di San Bonifacio. Ringraziamo diversi cittadini che si sono impegnati in questa attività nell’ultimo periodo, in modo particolare Sandro Moretti, Alberto Capacci, i ragazzi della Pro loco che gestiscono i locali e l’architetto Emanuele Ciani che li sta coordinando in questa avventura".

Tra i volontari va sottolineato il ruolo di Sandro Moretti, nato e residente da sempre nel rione Castello che conosce a menadito la storia dell’antico maniero, acquistato dal Comune nel 1977, dove sono custoditi quadri e oggetti che ora finalmente abbelliscono la chiesa, anche se mancano all’appello, dopo una avventata e sciagurata spoliazione, molti reperti d’epoca romana e non solo che si spera di far rientrare.

"Abbiamo affidato la progettazione esecutiva architettonica strutturale e conservativa delle stanze dell’antico maniero all’architetto Emanuele Ciani di Forlì – aggiunge Milandri – che era già intervenuto in una precedente fase dei lavori che, dovrà delineare una nuova fase del progetto di restauro, conservazione, manutenzione delle stanze interne del castello da quantificare in un importo di 100 mila euro. Una progettazione necessaria – conclude Milandri – in quanto solo con un progetto già delineato possiamo cercare di intercettare come amministrazione le risorse che Governo, Regione, Fondazione ed altri enti, metteranno in campo prossimamente per gli interventi sugli edifici storici. Servono però ancora risorse cospicue fuori dalla portata del Comune per rendere finalmente fruibili al pubblico gli spazi affrescati del palazzo comitale, ma ci batteremo per ottenerli".