VALENTINA PAIANO
Cronaca

I giovani si formano a lezione di teatro: "Ci sentiamo più liberi e meno timidi"

Il ‘Piccolo’ ha concluso il ciclo di incontri dedicato ai ragazzi, anche con fragilità o disabilità. "Sembrava noioso, invece ci divertiamo"

Il ‘Piccolo’ ha concluso il ciclo di incontri dedicato ai ragazzi, anche con fragilità o disabilità. "Sembrava noioso, invece ci divertiamo"

Il ‘Piccolo’ ha concluso il ciclo di incontri dedicato ai ragazzi, anche con fragilità o disabilità. "Sembrava noioso, invece ci divertiamo"

Venerdì scorso, il teatro Piccolo di via Cerchia ha concluso la quarta edizione del ciclo di incontri gratuiti ‘Teatro e musica’, un laboratorio dedicato ai giovani tra i 14 e i 19 anni condotto dall’attrice Daniela Piccari. "Il nostro obiettivo è mostrare ai ragazzi la bellezza e la potenza del teatro – spiega Ruggero Sintoni, co-direttore di Accademia Perduta –. Negli anni, circa cinquanta giovani hanno calcato il palco grazie a questo progetto. Tutti sono i benvenuti: abbiamo avuto anche ragazzi fragili, che vivono situazioni difficili o con disabilità fisiche o cognitive. Inoltre, offriamo laboratori anche per over 65 e aperti a tutta la cittadinanza".

Ogni edizione segue un filo conduttore: quest’anno è stata la poesia, esplorata attraverso la lettura e la reinterpretazione del testo di Aldo Palazzeschi, ‘Lasciatemi divertire’. "Oggi questo genere letterario è percepito come monotono, spesso si preferisce stare davanti a uno schermo", racconta Giulia di 17 anni. "Quando abbiamo letto la poesia di Palazzeschi era un po’ noiosa, ma il bello è stato poi interpretarla", sottolinea entusiasta Riccardo, di poco più giovane dell’amica. Per molti dei ragazzi presenti, il teatro rappresenta anche l’occasione di mettersi in gioco e uscire dagli schemi: "Ci aiuta a evadere dalle regole imposte dalla società", osserva Emma. Sheryl e Sara sottolineano come questa esperienza le faccia sentire "libere" e le aiuti a "superare la timidezza".

Nel 2023, il laboratorio ha portato i ragazzi a realizzare lo spettacolo ‘Vajont’, in collaborazione con l’artista Marco Paolini, per commemorare il 60° anniversario della frana che fece esondare la diga omonima provocando migliaia di vittime. Fu un successo: la rappresentazione registrò il tutto esaurito. Il gruppo che ha appena terminato il laboratorio è affiatato, unito. Qualcuno, come Giulia, si è perfino cimentato nell’arte del canto con ottimi risultati.

Il merito è anche di Daniela Piccari che, come un moderno Virgilio, guida i ragazzi alla scoperta delle luci e delle ombre della drammaturgia. "Il mio compito – racconta – è entrare in contatto con loro e capire cosa li appassiona in quel momento della loro vita. Li metto in movimento attraverso la lettura, la scrittura, la danza e la musica. Siamo come i vasi comunicanti: sono io ad aprire il rubinetto, cioè a creare le condizioni perché si aprano, ma sono loro poi a fare il vero passo. La sfida è riuscire a guadagnarmi la loro fiducia".

Queste esperienze formative nate al Piccolo a volte accendono la passione per il teatro, ispirando una nuova generazione di attori: "Quattro miei ex alunni frequentano ora l’Accademia d’arte drammatica".