Le aggressioni al personale sanitario sono un fenomeno in crescita che sta destando preoccupazione a livello nazionale e locale. A Forlì, il sindaco Gian Luca Zattini ha istituito un gruppo di lavoro, coordinato dal professor Claudio Vicini, per affrontare questa emergenza, con l’obiettivo di tutelare i professionisti impegnati in prima linea nella cura dei cittadini.
Nell’ultimo incontro della commissione si è discusso insieme a Gabriella Fabbri, presidente del Comitato Consultivo Misto dell’Ausl Romagna sede di Forlì, delle problematiche legate alla sicurezza del personale ospedaliero, con particolare attenzione al pronto soccorso. "È stato un confronto molto utile – ha dichiarato Zattini – da cui è emersa la necessità di individuare ogni azione utile a proteggere l’impegno dei lavoratori. Le aggressioni stanno diventando sempre più frequenti, tanto da mettere a rischio l’attività di chi si prende cura della salute pubblica".
Il gruppo di lavoro, conferma Claudio Vicini, continuerà a confrontarsi sulle criticità emerse: "Nei prossimi mesi, elaboreremo proposte che vadano a beneficio di tutti". Parallelamente, a livello nazionale, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge per affrontare il problema. Il segretario della Lega Romagna, Jacopo Morrone, ha ricordato che tra le disposizioni dell’ordinanza è previsto l’arresto in flagranza anche differita, entro 48 ore, sulla base di documentazione video-fotografica. "La norma c’è, ora bisogna programmare con rapidità opportuni provvedimenti per contrastare queste violenze. Credo – sottolinea Morrone – che il gruppo di lavoro istituito dal Comune possa affrontare questo tema prevedendo azioni concrete e sollecite di concerto con il Servizio sanitario regionale".
Anche Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale e candidato alle prossime elezioni per Fratelli d’Italia, ha espresso preoccupazione sul tema, tornando sulla sua proposta di istituire un Osservatorio regionale per monitorare il fenomeno delle aggressioni. "Il mio emendamento è stato bocciato dalla maggioranza di sinistra, nonostante altre realtà regionali abbiano dimostrato l’efficacia di tali strumenti. È un fatto grave – dichiara il consigliere –, che dimostra come la Regione non stia dando sufficiente priorità alla protezione del nostro personale sanitario".
Dal fronte sindacale, la Cgil Funzione Pubblica della Romagna ha evidenziato la necessità di maggiori investimenti nell’organizzazione del sistema sanitario: "Il personale sanitario si trova ad affrontare carichi di lavoro sempre più gravosi, senza adeguate tutele e ciò contribuisce ad aumentare il livello di disagio tra i lavoratori. Ignorare le loro difficoltà – conclude il sindacato – significa compromettere il servizio stesso".
Valentina Paiano