REDAZIONE FORLÌ

La domenica della pace. Domani la marcia da Forlì a Bertinoro

Corteo dai Romiti al Colle, passando per Forlimpopoli (dove si arriverà in bici)

Un momento del corteo della Marcia della pace della Romagna dello scorso anno, in piazzale della Vittoria; quest’anno, hanno precisato gli organizzatori, «è gradita la sola presenza di bandiere della pace» Frasca

Un momento del corteo della Marcia della pace della Romagna dello scorso anno, in piazzale della Vittoria; quest’anno, hanno precisato gli organizzatori, «è gradita la sola presenza di bandiere della pace» Frasca

Prevista domani la Marcia della pace della Romagna, che toccherà Forlì, Forlimpopoli e Bertinoro; al centro artusiano confluirà, prima di salire al Colle, anche il corteo che sopraggiungerà da Cesena.

Alle 9 è previsto il ritrovo ai Romiti, al parco Padre Balducci di via Sapinia; poi il serprentone, in bici, partirà ufficialmente da Porta Schiavonia, attraversando successivamente piazza Saffi per proseguire quindi per Forlimpopoli, dove i partecipanti approderanno in piazza Garibaldi verso le 10. Da qui la marcia proseguirà a piedi, verso Bertinoro, dov’è prevista la scalata fino alla Rocca, alle 13.

Nel giardino saranno allestiti stand per musica dal vivo e gazebo delle associazioni del territorio. Verrà predisposta anche un’area picnic per il pranzo al sacco; nei ristoranti del Colle è stato studiato anche un ’menù della pace’ convenzionato. Aperte le sale del Museo interreligioso. Per informazioni, Centro per la Pace Annalena Tonelli; 327 8622022; forli.centropace@gmail.com; @centroperlapaceforli. Previsto poi, per il ritorno, un bus navetta da piazza del Monumento al Vignaiolo diretta a Forlimpopoli a partire dalle 14.30 fino alle 17.30.

"Sono tre le proposte concrete che sostanziano la marcia della pace – affermano gli organizzatori –. Sostenere la proposta di legge che istituisce il Dipartimento per la difesa non armata; sostenere la proposta di legge, a livello di parlamento europeo, di istituire e finanziare corpi vicili di pace europei; chiedere al governo italiano che firmi e promuova il trattato di proibizione delle armi nucleari dell’Onu entrato in vigore nel 2021".