ELIDE GIORDANI
Cronaca

L’allarme: camici bianchi nel mirino "Troppe aggressioni in corsia"

I dati forniti dall’Ausl Romagna al consigliere regionale Pompignoli: "In tre anni 426 casi in provincia"

L’allarme: camici bianchi nel mirino  "Troppe aggressioni in corsia"

L’allarme: camici bianchi nel mirino "Troppe aggressioni in corsia"

di Elide Giordani

Un bilancio da sconcerto profondo. Ingiustificabile se si pensa che riguarda le persone che a vario titolo si occupano della salute. Eppure qualcosa di storto ci deve pur essere se in meno di tre anni tra Forlì e Cesena si sono registrati 426 casi di aggressione a 498 sanitari che operano nei pronto soccorsi e in corsia. I dati emergono da una risposta fornita dall’Ausl Romagna al consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoli che, giustamente, lancia l’allarme tanto più che "il fenomeno è in forte crescita e va monitorato con grande attenzione, perché le aggressioni, di qualunque natura esse siano, sono motivo di stress e possono portare anche all’abbandono professione". Già, medici e paramedici che se ne vanno altrove alla ricerca di situazioni meno stressanti e pericolose.

Ed eccoli i numeri dell’Ausl nella sintesi di Pompignoli: "Nel 2021 le segnalazioni di aggressioni a medici e infermieri nelle strutture sanitarie di Forlì, compreso il pronto soccorso, sono state 49, relative a 43 eventi. La maggior parte di queste sono di natura verbale (25), ma oltre alle minacce e agli insulti non mancano lesioni fisiche più o meno gravi. Nelle strutture sanitarie e ospedaliere di Cesena, compreso il pronto soccorso, la situazione è ancora più grave. Qui nel 2021 sono state registrate 63 segnalazioni di aggressioni a sanitari, relative a 54 eventi. Nel 2022 i numeri, se possibile, sono peggiorati. A Forlì le aggressioni sono più che raddoppiate, con particolare riferimento al pronto soccorso, dove si sono registrate ben 46 aggressioni verbali. In tutto, tra pronto soccorso e altre strutture, si parla di 120 segnalazioni di aggressioni, relative a 96 eventi. A Cesena, nel 2022, le segnalazioni di violenza sono state 107, relative a 97 eventi".

Il bilancio di questi primi 8 mesi del 2023 non mostra un’inversione di tendenza: le aggressioni a medici e infermieri nelle strutture sanitarie di Forlì, compreso il pronto soccorso, sono state 88, relative a 73 eventi. A Cesena i numeri sono leggermente inferiori, ma comunque preoccupanti; si parla di 71 segnalazioni relative a 63 eventi. Preoccupa la situazione generale ma quando l’aggressione diventa fisica si squaderna una situazione da allarme rosso. Botte, schiaffi, spintoni, calci: se si calcolano i casi in cui è accompagnata da violenza verbale rappresentano la maggioranze, 24 casi a Cesena nel solo 2022, 9 casi a Forlì. Quindici a Forlì nel 2023, 13 a Cesena per l’anno in corso fino al 28 agosto.

Il consigliere regionale della Lega torna a chiedere "l’istituzione di un Osservatorio regionale sulla sicurezza e l’incolumità degli operatori sanitari, sulla falsariga di quello già operativo a livello nazionale e mutuato da qualche anno anche dalla Regione Toscana. Il rapporto tra il personale sanitario e il paziente è molto difficile e delicato; per questa ragione dobbiamo lavorare per tutelare il ruolo e le competenze di medici ed infermieri investendo su risorse informative, strumentali e di formazione, per capire e prevenire le radici della violenza".