MATTEO BONDI
Cronaca

Lattuca contro Salvini: "Tagli per le strade, sicurezza a rischio"

Il presidente della Provincia contro lo sfalcio alla risorse deciso dal ministero delle Infrastrutture: "Paralizzata la nostra attività".

Il presidente della Provincia contro lo sfalcio alla risorse deciso dal ministero delle Infrastrutture: "Paralizzata la nostra attività".

Il presidente della Provincia contro lo sfalcio alla risorse deciso dal ministero delle Infrastrutture: "Paralizzata la nostra attività".

Provincia e Comune stanno facendo i conti con i tagli imposti dal governo. Secondo l’ente di piazza Morgagni a farne le spese sarà la sicurezza delle strade provinciali: "È del 16 maggio la comunicazione del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture di un taglio alle risorse per le strade provinciali pari a 1,7 miliardi – commenta Enzo Lattuca, presidente della Provincia di Forlì-Cesena –. Risorse già assegnate a Province e Città metropolitane e destinate agli investimenti per la messa in sicurezza e l’efficientamento di 120 mila chilometri di vie che collegano il Paese, oltre 1000 solo da noi". Con la decisione del ministero, guidato dal leader leghista Matteo Salvini, la Provincia di Forlì-Cesena va incontro a una riduzione di quasi 7 milioni di euro dal 2025 al 2028.

Lattuca ricorda poi come la nostra rete stradale sia stata pesantemente colpita da frane e alluvioni: "È mio dovere informare il consiglio provinciale, i sindaci e tutti i rappresentanti nelle istituzioni – lancia l’allarme il presidente – di una situazione che di fatto paralizza l’attività della Provincia ed espone ad ulteriori rischi la sicurezza del territorio". Sul fronte comunale sono i consiglieri del partito democratico a fare i conti di come il governo abbia tagliato le risorse del bilancio dell’ente di piazza Saffi: "Dopo i tagli contenuti nella spending review dello scorso anno – spiegano i Dem –, che costeranno ai forlivesi 1,3 milioni di euro da oggi al 2028, la legge di bilancio 2025 ha infatti imposto ai comuni un nuovo ‘contributo al risanamento della finanza pubblica’". Di fatto le amministrazioni locali sono obbligate ad un accantonamento di risorse, che ogni anno verranno congelate, sottraendole alla spesa corrente, cioè quella necessaria a erogare i servizi per i cittadini, con la possibilità di essere eventualmente utilizzate l’anno successivo, ma solo per investimenti.

Per Forlì la misura ha un impatto di oltre 300mila euro sul 2025 e di 650.000 euro per il 2026 e il 2027. "Riteniamo grave e sbagliata la scelta dell’esecutivo – attaccano i consiglieri di opposizione –, che per l’ennesima volta interviene per ‘fare cassa’ sulla pelle degli enti locali, sottraendo risorse a comuni già gravati dalla stretta derivante dal ritorno del patto di stabilità e che, giocoforza, saranno costretti a tagli sui servizi".

Secondo i Dem la decisione del governo pone ulteriori ostacoli alla possibilità di dare risposte adeguate al crescente bisogno di assistenza per anziani e famiglie, oltre a interventi urgenti per assicurare la pulizia e il decoro della città.