Legacoop ‘immagina Romagna’: "Rimborsi, il portale ‘Sfinge’ è lento. Serve manodopera. Anche straniera"

Il presidente Lucchi alla conferenza programmatica: "Alluvione, ancora problemi giganteschi"

Legacoop ‘immagina Romagna’: "Rimborsi, il portale ‘Sfinge’ è lento. Serve manodopera. Anche straniera"

Legacoop ‘immagina Romagna’: "Rimborsi, il portale ‘Sfinge’ è lento. Serve manodopera. Anche straniera"

Più di 250 cooperatori hanno partecipato venerdì scorso a Palazzo Sidera (la nuova sede di Cia-Conad a Pieveacquedotto) alla conferenza programmatica di Legacoop Romagna. ‘Immagina Romagna’, questo il titolo dell’evento che ha rappresentato l’occasione per ripercorrere i valori dell’associazione e affrontare i problemi che attraversano l’economia e la società. Questioni centrali come la carenza di personale, il crollo delle nascite, l’avvento dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie, ma anche temi come l’alluvione.

Presidente Paolo Lucchi, partiamo dalla gestione del post alluvione. A che punto siamo con i rimborsi richiesti?

"Il prossimo 16 maggio, a un anno dall’alluvione, faremo una manifestazione per ricordare, ma anche per fare il punto della situazione. La piattaforma Sfinge, il portale di riferimento, istituito dalla struttura commissariale, per fare domanda di rimborso da parte dei danneggiati funziona male e con lentezza: una corsa a ostacoli per persone e imprese".

Come si può ovviare a questo?

"È un problema gigantesco, a cui lo staff del generale Figliuolo sta cercando di porre rimedio con l’apertura di sportelli a Forlì, Faenza, Cesena, Lugo e Ravenna. Occorre invece, lo dico senza polemiche, un tavolo per affrontare le questione concrete, coinvolgendo le associazioni delle imprese e dei cittadini".

Veniamo al tema dell’occupazione: anche Legacoop fatica a trovare lavoratori specializzati?

"Tutte le imprese hanno gravi problemi nel reperire personale. Il fabbisogno occupazionale è un’emergenza, anche perché la crisi demografica e la carenza di manodopera frenano lo sviluppo economico".

L’immigrazione può fornire alle imprese le figure che mancano, per esempio nei campi o nei cantieri?

"Per noi gli stranieri sono una risorsa. E non è solo una scelta di carattere valoriale. Abbiamo stimato un fabbisogno di 3.300 persone nel corso del 2024. Ma non solo: c’è anche una questione salariale, con il potere di acquisto delle famiglie che è calato clamorosamente, specialmente per i giovani, che non riescono più nemmeno ad acquistare casa".

Avete già segnalato la questione casa come un problema. Quali sono le possibili soluzioni?

"Purtroppo in questi anni non c’è stata una politica della casa. Appartamenti sfitti, con prezzi irraggiungibili, soprattutto per i più giovani e carenza di alloggi disponibili: occorre rimettere la questione al centro".

Nei giorni scorsi si è discusso dei voli cargo all’aeroporto di Forlì. Qual è la vostra posizione?

"Il porto di Ravenna, con un investimento di oltre un miliardo, diventerà una delle infrastrutture al top nel Mediterraneo. E la possibilità, vista anche la situazione sul Mar Rosso, di avere alcuni aerei adibiti a questa attività nello scalo forlivese, come proposto dall’assessore regionale Andrea Corsini, mi sembra corretta. Occorre inoltre una strategia unitaria, in cui gli aeroporti romagnoli non si facciano concorrenza, viste anche le dimensioni del traffico all’aeroporto di Bologna".

Gianni Bonali