Negozi generosi Bucato, stivali, caricatori: quei doni agli alluvionati

Lavanderia gratis per chi è invaso dal fango, idem le foto per i documenti. Il negozio di scarpe: "Ho regalato 150 paia per fronteggiare l’alluvione".

Negozi generosi  Bucato, stivali, caricatori:  quei doni agli alluvionati

Negozi generosi Bucato, stivali, caricatori: quei doni agli alluvionati

La conta dei danni non è ancora iniziata, ma già sta scattando la molla della solidarietà. Accanto ai tanti volontari che si sono messi a disposizione e stanno offrendo quotidianamente il loro aiuto, la parte fortunata della città, quella risparmiata dalla furia dell’acqua, si sta mobilitando. Così c’è il proprietario del negozio di calzature, che ha regalato a chi ne avesse bisogno tutte le sue scorte di stivali di gomma; la lavanderia, la cui titolare si è resa disponibile a pulire gratuitamente gli indumenti infangati degli alluvionati; l’iniziativa di Unieuro, che ha messo a disposizione e portato in Comune mille caricabatterie power bank, e di Unistore, in viale Roma, che ne ha donati duecento. Sono in molti ad attivarsi per dare una mano, con gesti talvolta piccoli ma sempre significativi.

C’è anche l’idea di sette studi fotografici che si sono fatti promotori dell’iniziativa "fototessere gratuite", per coloro che hanno la necessità di rifare i documenti finiti sott’acqua. Martina Coppola, invece, è la titolare della lavanderia di via Carlo Matteucci, in pieno centro. Da ieri mattina, dopo avere comunicato sui social network l’iniziativa, le sue lavatrici lavorano incessantemente per gli alluvionati, ai quali offre la pulizia gratuita dei capi infangati. "Ho deciso di fornire questo servizio ai meno fortunati – dice Martina – Questa è l’unica maniera che ho per dare una mano e, da stamattina, è stato un continuo, tanto che sto iniziando ad avere difficoltà con lo spazio. Do la precedenza agli anziani e ai bambini, ma il servizio è per tutti. Proprio non ce la facevo a restare inerte e ho deciso così".

All’Unistore di viale Roma in questi giorni i cellulari danneggiati dall’acqua vengono riparati ad un prezzo di favore, vengono forniti dei cellulari sostitutivi e i power bank (caricabatterie senza bisogno di collegamento alla rete elettrica) sono venduti a metà prezzo. "Io e i miei colleghi abbiamo suggerito al titolare del nostro negozio, anche lui peraltro danneggiato dall’alluvione, di offrire un contributo per stare vicino a chi ha perso tutto – dice Emiliano Myrtaj, italiano di origine albanese, in Italia da venti anni –. Il titolare ci ha appoggiato e stamattina abbiamo portato in Comune duecento power bank".

Gabriele Ruffilli gestisce da sedici anni con i suoi fratelli un negozio di calzature in via Ravegnana e, nei giorni di mercato, un banco in piazza Duomo. Lui e la sua famiglia hanno deciso di regalare agli alluvionati gli stivali di gomma disponibili nel loro magazzino. "Abbiamo distribuito in poche ore 150 paia di stivali, tutti quelli che avevamo – dice Gabriele –. In questo quartiere noi non abbiamo avuto danni, mentre a pochi chilometri da qui anche alcuni nostri amici hanno perso tutto. Noi stiamo in una zona fortunata e ho ritenuto che fosse doveroso comportarmi così". Non era assolutamente scontato.

Paola Mauti