
Bentivogli (Lega): "L’assessora Cintorino voleva organizzare, poi s’è investito solo sulle luminarie. La decisione era nota da novembre, nel silenzio dei dem".
Il Capodanno senza eventi in piazza Saffi continua a fare discutere. Le prese di posizioni sono prevedibili: amministrazione e maggioranza difendono la scelta (con un’eccezione significativa...), sottolineando il buon risultato delle luminarie, mentre le opposizioni la pensano in maniera diametralmente opposta. Albert Bentivogli è il segretario comunale (e capogruppo) della Lega: "Il gruppo Pd censura ora la giunta Zattini per la ponderata decisione di non organizzare la festa di Capodanno in piazza. Molto strano che non abbiano manifestato prima il loro disappunto visto che la decisione, nota da tempo, era stata rappresentata anche in una conferenza stampa di fine novembre. Non risulta che allora il Pd forlivese abbia trovato qualcosa da ridire".
Il leghista ricorda le parole della sua collega di partito, l’assessora Andrea Cintorino, "che in un primo tempo aveva sostenuto l’idea di un veglione in piazza Saffi". Poi "la giunta ha deciso di concentrare le risorse a disposizione investendole sul lungo periodo ovvero rendendo la città particolarmente attrattiva grazie alle luminarie per l’intero arco delle festività anche a vantaggio della rete commerciale. Certo avremmo preferito poter contare sull’una e sull’altra opzione come a San Silvestro 2019, quando fu organizzata una splendida festa all’insegna degli anni ’90 con 10.000 spettatori in piazza. Poi, negli anni seguenti, sono arrivate l’emergenza sanitaria e le alluvioni. Il nostro auspicio è che per il prossimo 31 dicembre 2025 ci siano condizioni diverse e partner strategici con cui organizzare una magnifica festa". Rivendica poi che ci siano siti che considerano Forlì, insieme a Ferrara e Bologna, tra le luci di Natale più belle dell’Emilia-Romagna.
Ha affidato il proprio pensiero a Facebook Daniele Mezzacapo, consigliere comunale leghista ed ex vicesindaco. Ed è un parere diverso da quello del suo capogruppo e dall’asssessora del suo stesso partito: "Avevo fortemente voluto la festa di fine 2019, con un entusiasmo senza precedenti. C’era voglia di cambiare passo. Oggi i forlivesi ’invidiano’ i cugini di Cesena. Benvenuto 2025", è l’amara conclusione.