Predappio, la mobilitazione dei partigiani sfiderà il ricordo di Mussolini

La storia si incrocia nel luogo dove nacque Mussolini: venerdì il corteo per la Liberazione, domenica a raccolta i nostalgici per il centenario della marcia su Roma. Lo strappo del sindaco

 Arditi a Predappio

Arditi a Predappio

Predappio (Forlì), 23 ottobre 2022 - È passato un secolo dalla marcia su Roma. Sono passati invece 78 anni dalla Liberazione di Predappio. In entrambi i casi, la storia si fermò sul calendario lo stesso giorno, il 28 ottobre. Inevitabile che gli eventi avrebbero finito per incrociarsi. A rendere potenzialmente più esplosiva la situazione è anche la concomitanza con l’insediamento del nuovo governo, guidato dalla presidente del consiglio, Giorgia Meloni. Una storia politica tutta a destra, la sua, prima da leader di Azione Giovani (il movimento giovanile di Alleanza nazionale), poi An stessa fino ai giorni nostri, quando Fratelli d’Italia è diventato il primo partito del Paese. "Ecco, nell’emblema hanno la fiamma tricolore, una cosa che dà fastidio a me e non solo a me. Questi qui sono un po’ i nipotini dei fascisti", è l’analisi di Luigi Lolli, presidente dell’Anpi di Predappio. Già, Predappio, terra natale di Benito Mussolini, dove venerdì (con partenza alle 14.30 dal municipio) l’Anpi ha organizzato un corteo dal titolo inequivocabile: "Predappio libera". Domenica 30 toccherà toccherà agli Arditi organizzare il corteo in occasione dei cento anni dalla marcia su Roma (il 31 luglio, per ricordare la nascita di Benito Mussolini, il caldo decimò gli arditi: appena 120 i presenti alla sfilata in camicia nera). Tornando al corteo dell’Anpi, sempre per citare Lolli, "ci aspettiamo che non ci siano provocazioni, anche da quelli che stanno dalla nostra parte, specie quando passeremo davanti a quei negozi". Il riferimento è a un paio di attività commerciali che hanno fatto le loro fortune ve ndendo oggettistica che ricorda il periodo fascista.

Nella notte tra il 20 e 21 sette mbre un attacco vandalico ha provocato danni al negozio ‘Predappio Tricolore’, in viale Matteotti 53 (il corteo nell’associazione nazionale partigiani passerà anche in questa strada). In quell’occasione una o più persone hanno colpito con un lancio di pietre la vetrina del negozio, rompendola seppur senza abbatterla, lasciando un paio di cappi di spago attaccati con nastro adesivo e bruciando sul posto alcuni manifesti elettorali, di vari schieramenti politici, che erano esposti a poca distanza (le indagini non hanno individuato i responsabili). Che la partecipazione all’iniziativa di venerdì possa essere massiccia lo conferma anche Gianfranco Miro Gori, presidente Anpi Forlì-Cesena. "Noi segnaliamo, con la nostra forza, la Liberazione di Predappio. Non è un caso che i partigiani scelsero questa data per liberarla. Abbiamo invitato non soltanto le Anpi provinciali di Ravenna e Rimini, ma di tutta Italia. Ci aspettiamo non dico migliaia, ma centinaia di persone". Miro Gori aggiunge poi che tra i protagonisti del corteo "ci saranno le istituzioni. Dalla Regione, che ci ha dato il patrocinio sia come giunta che come assemblea regionale, alla Provincia. Abbiamo invitato tutti i sindaci di Forlì-Cesena, che auspico parteciperanno indossando la fascia tricolore. Qualche risposta l’abbiamo ricevuta, vedrem o alla fine chi aderirà".

Chi di cer to non parteciperà è il padrone di casa, Roberto Canali, primo cittadino di Predappio. La sua amministrazione (di centrodestra) ha infatti deciso di non concedere il patrocinio all’iniziativa dell’Anpi. Essendo venerdì un giorno feriale, questa la spiegazione data da Canali: "La manifestazione può creare problemi al traffico. Potevano chiedere il teatro come nel 2019. Ritengo che l’anniversario della Liberazione di Predappio sia importante per tutti. E continua a esserlo, al di là delle polemiche". Sul paese che dista una ventina di chilometri da Forlì (e dove l’Anpi conta 40 tesserati su 7mila abitanti) da giorni sono puntati i fari degli organi di informazione. "Riceviamo chiamate da giornalisti francesi, portoghesi, svizzeri, danesi", elenca Miro Gori. "Sento nell’aria che saremo in tanti", riassume Lolli, consapevole che stavolta si è messa in moto l’Anpi nazionale a livello, come si diceva, internazionale. Lolli si commuove quando ricorda l’ex capo partigiano, e sindaco di Predappio dal 1944 al 1946, Giuseppe Ferlini. Uno la cui tomba, è l’aneddoto raccontato da Lodovico Zanetti, vicepresidente Anpi Forlì – Cesena, "’guarda’ la cripta di Mussolini. Come a volergli dire: ’Sono qui a tenerti d’occhio anche dopo che sei morto’.