
Il giudice l’ha assolto; la gente, la sua gente, lo acclama da anni, accaldandosi in arene danzatorie appartate nelle più svariate borgate romagnole giocondamente solcate dalle note del liscio o degli evergreen italici dei Sessanta-Settanta (i suoi must odierni sono Al Bano e i Pooh). Giacomo Gherardelli, 68 anni, cantante over melodico con una carriera quarantennale alle spalle, inseparabile dalla sua dipanata quanto assettata chioma caliginosa, vitalità magnetica ed effigie da star dell’hard rock, stante il perenne outfit punkettaro, esce così dal tribunale di Forlì sollevato come dopo un concerto, stremato e gioioso: assolto, perché il fatto non costituisce reato.
Il fatto-reato di cui era accusato la star forlivese del liscio romagnolo è l’inosservanza di un’ordinanza comunale dell’11 gennaio 2019. Quando cioè l’ufficio ambiente dell’amministrazione gli ingiunge di disfarsi del vecchio pullman che Gherardelli utilizzava per i tour e i suoi orchestrali, e che ora custodisce in un cortile dietro casa, nella campagna forlivese. Per Giacomo, ciò che per legge è ormai solo un ’rifiuto pericoloso’, è reliquia e reliquiario.
Secondo le risultanze delle varie fasi della discussione in aula, Gherardelli – difeso dall’avvocato Gabriele Siboni – quella contestata inadempienza di legge l’avrebbe motivata con l’eccessivo costo della demolizione del vecchio bus, epico tram verso gli sterminati orizzonti della nostalgia.
Sta di fatto che, data la mancato osservanza dell’ordinanza comunale, scatta la denuncia e il conseguente processo penale. Nel frattempo, nel 2021, al vocalist – già nonno, ma divenuto di nuovo papà nel 2017 – s’interessa la produzione del docufilm ’La moda del liscio’, diretto da Alessandra Stefani e presentato al Bellaria Film Festival del mese scorso; pellicola che ripercorre le fascinose congiunture della pluridecennale saga dai contorni leggendari del liscio romagnolo. Gherardelli, muso iconico e maudit nonostante rughe e increspature, diviene la voce narrante che regge la trama nonché regale sagoma della locandina.
Stando a quanto emerso in dibattimento, Giacomo avrebbe chiesto alla produzione del film, in cambio della sua partecipazione, i finanziamenti per l’abbattimento del pullman, prezioso scrigno memoriale ma per la norma scoria nociva da smaltire nell’oblio. Comunque sia, il giudice Nicolò Marcello l’ha assolto, anche se il pm (Francesco Buzzi) aveva chiesto una sanzione. Gherardelli festeggerà invece con una canzone al suo prossimo happening affollato di ballerini e groupies.
Maurizio Burnacci