
Gian Luca Zanoni ha fondato a Forlimpopoli l’associazione Officina Politica assieme a Stefano Raggi ed è consigliere comunale di opposizione
Sulle polemiche che stanno agitando l’estate forlimpopolese sulla prossima chiusura di via Paganello, con conseguenti preoccupazioni di residenti e aziende, interviene l’associazione Officina Politica, fondata da Gian Luca Zanoni e Stefano Raggi. L’associazione ricorda come si sia svolta l’assemblea pubblica tra residenti e amministrazione lo scorso 30 luglio. "L’assemblea ha visto il confronto fra un’amministrazione praticamente al completo, per onore di cronaca, mancava solo l’assessore Antonella Bondi – specificano i componenti di Officina Politica – e cittadini piuttosto preoccupati e arrabbiati. Sindaca e assessori non hanno brillato, se non per eludere il problema". Proponendo poi l’elenco delle cose che non funzionano nel progetto presentato nel corso dell’assemblea. "È pur vero che il progetto è stato licenziato all’inizio della precedente consiliatura – continuano –, ma sarebbe stato doveroso rispolverarlo, sia perché sono cambiati assessori e consiglieri comunali, sia soprattutto perché il progetto ha subito delle modifiche".
Non sembra una buona idea l’aver affidato a un privato, Gesco, la realizzazione della viabilità secondaria, quella che, una volta conclusa l’opera principale, permetterebbe ai residenti di poter accedere alla nuova strada a scorrimento veloce "senza dover fare giri dell’oca". "Questo perché – secondo Officina Politica – i tempi potrebbero essere lunghissimi, mentre i cittadini hanno bisogno ora di raggiungere Forlimpopoli centro senza dover passare da Forlì. La logica avrebbe consigliato di costruire la bretella prima o almeno contestualmente ai lavori in atto".
"Alle proteste dei cittadini che lamentano lo stato di dissesto della Via Paganello e al fatto che i cartelli vietino il passaggio dei mezzi pesanti – continuano – l’unica risposta che è arrivata dall’amministrazione è stata la seguente: ‘Basta togliere i cartelli’. Che pronunciata al bar poteva anche essere una bella battuta. In un contesto ufficiale suona come una vera bestialità". Anche l’aggiornamento della discussione a ottobre, proposto dalla sindaca "appare ipocrita, dato che ormai il danno è fatto". "Dimostra – concludono – l’incapacità di questa amministrazione a gestire le problematiche di cui Forlimpopoli abbonda".
Matteo Bondi