MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Un derby che ‘scotta’. Ai tifosi ospiti 200 posti

L’exploit nei quarti di finale mette di fronte le due ‘cugine’ nelle sfide verso la A1. E ieri una decisione che fa discutere: pochi biglietti per seguire le trasferte.

L’exploit nei quarti di finale mette di fronte le due ‘cugine’ nelle sfide verso la A1. E ieri una decisione che fa discutere: pochi biglietti per seguire le trasferte.

L’exploit nei quarti di finale mette di fronte le due ‘cugine’ nelle sfide verso la A1. E ieri una decisione che fa discutere: pochi biglietti per seguire le trasferte.

Il destino ha voluto che andasse così. Esattamente 30 anni dopo la storica partita contro Rimini che regalò a Forlì la promozione in A1 torna ad accendersi la sfida nei playoff fra le due piazze del basket romagnolo. Mercoledì sera infatti sia l’Unieuro che la cugina Rbr hanno vinto la ’bella’ dei rispettivi quarti di finale (contro Cividale e Brindisi) e adesso si affronteranno faccia a faccia per accedere alla finale promozione.

I tifosi non vedevano l’ora. Il ricordo di quella serata del 21 maggio 1995, con la ‘bomba’ segnata sul filo della sirena da Andrea Niccolai che decretò la vittoria di Forlì, sulla squadra guidata da Carlton Myers, è un pezzo della storia del basket italiano. Tra i tanti derby della Romagna della palla a spicchi è poi questo il più incandescente. E lo sarà anche stavolta. Con straordinarie misure di sicurezza, subito adottate ieri per il ’Flaminio’ di Rimini come poi sarà per l’Unieuro Arena. Perché la rivalità tra le due tifoserie è storica. Perché in passato ci sono stati scontri e tensioni. Perché solo pochi mesi fa, a gennaio, ai tifosi riminesi è stato vietato di andare alla trasferta a Forlì per motivi di sicurezza e ordine pubblico. Scatenando la rabbia dei riminesi e pure dei gruppi organizzati dei tifosi forlivesi, che per solidarietà coi ’cugini’ non entrarono al palazzetto in segno di protesta.

Stavolta la trasferta verrà consentita, a entrambe le tifoserie. Così è stato deciso dalle autorità in accordo con l’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive, che ha dato però indicazioni precise su come gestire il derby della Romagna. Sì ai tifosi in trasferta, ma con forti limitazioni. Domenica (ore 18) e martedì (20.30), alle prime due partite della semifinale che si disputeranno al ’Flaminio’, saranno ammessi (in entrambe le serate) solo 200 tifosi forlivesi. Stessa sorte per i tifosi riminesi: potranno andare solo in 200 alla gara3 (ore 20) che si giocherà venerdì 30 maggio a Forlì, così come all’eventuale gara 4 (ore 20) che si terrà sempre all’Unieuro Arena domenica 1° giugno. Idem per l’eventuale gara 5 (20.45), che verrà disputata di nuovo a Rimini il 4 giugno.

"La decisione – spiega Olimpia Abbate, questore di Rimini – è stata presa in pieno accordo con Forlì" e dopo il confronto con l’Osservatorio. Una decisione maturata "per ragioni di ordine pubblico e anche di capienza. La curva ospiti del ’Flaminio’ non ha molti posti a disposizione". In queste ore la prefettura di Rimini sta definendo, insieme alla polizia e alle altre forze dell’ordine, il piano per la sicurezza durante le partite che si disputeranno a Rimini. Saranno adottate misure straordinarie, perché la posta in gioco è altissima, la rivalità tra le due tifoserie consolidata e la rabbia a Rimini per la mancata trasferta a gennaio è un precedente che rischia di incendiare gli animi.

"Spero che la semifinale con Forlì – dice Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini che domenica sarà al Flaminio come il vescovo Nicolò Anselmi – sia una bellissima sfida, all’insegna della sportività e della correttezza in campo e sugli spalti. Rbr ha fatto una grande stagione fin qui, con un pubblico straordinario. Nelle partite contro Brindisi – continua il sindaco di Rimini – si è respirato un clima veramente bello. Mi auguro di vedere anche al derby lo stesso clima".