Una mostra sulla Via Crucis

La mostra "Via Crucis" di Giovanni Fabbri a Dovadola, aperta fino al 7 aprile, offre opere di grande impatto spirituale e artistico. Il pittore racconta la drammaticità dell'umanità contemporanea attraverso 15 grandi dipinti. La mostra è un'occasione di riflessione nel periodo pasquale.

Una mostra sulla Via Crucis

Una mostra sulla Via Crucis

La mostra dal titolo Via Crucis del ravennate Giovanni Fabbri, inaugurata sabato scorso a Dovadola, resterà aperta fino al 7 aprile prossimo, presso il teatro comunale di piazza della Vittoria 3. Al taglio del nastro erano presenti l’autore, il vicesindaco e assessore alla cultura, Massimo Falciani e, infine, il curatore della mostra Vittorio Spampinato.

Commenta l’assessore Falciani: "Nel periodo pasquale, questa mostra offrirà l’occasione ai dovadolesi e ai turisti per riflettere su opere d’arte di grande interesse spirituale e artistico". La mostra è formata da 15 grandi opere (2 x 2 metri) incentrate ul tema della Via Crucis e sulla Resurrezione e che si propongono di raccontare per immagini la drammaticità dell’umanità contemporanea.

Il pittore Giovanni Fabbri, nato a Meldola, ma attualmente residente a Castiglione di Cervia, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Le opere in mostra a Dovadola sono state realizzate durante il periodo della pandemia e per l’autore, "si tratta in sintesi di una preghiera, una preghiera del mondo occidentale".

Spiega Spampinato, curatore della mostra, presente all’inaugurazione: "In questa ‘Via Crucis’, il silenzio è amore che solo i gesti di un pittore capace, come Giovanni Fabbri, riesce a farci vivere senza indulgere in retoriche mediazioni o scontate affabulazioni".

La mostra sarà aperta il venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 e si avvale di un prezioso catalogo, con introduzione del vescovo di Cesena-Sarsina Douglas Regattieri. Per informazioni: 377.9156484.

Quinto Cappelli