Biciclette, Forlì nell’olimpo dei produttori

Un’indagine di Confartigianato pone la nostra provincia al terzo posto in regione e tra le prime in Italia per l’industria ciclistica

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Forlì, 10 dicembre 2021 - La chiamano ‘la primavera della bicicletta’: spinta dal boom del post-pandemia, l’industria delle due ruote segna, per il secondo anno consecutivo, numeri da record anche in Romagna. È quanto emerge dal sesto rapporto Artibici, recentemente elaborato da Confartigianato: l’area di Forlì-Cesena – al pari delle altre province romagnole - rientra infatti tra i luoghi d’Italia a maggior vocazione produttiva ‘ciclistica’. Non solo: nella nostra provincia si registra una densità di piste ciclabili pari a più del doppio della media nazionale: fattore che, secondo il rapporto, favorisce la propensione all’uso della bici e la sperimentazione di nuove modalità di fare turismo. Forlì-Cesena figura inoltre fra le 10 province italiane più specializzate nella filiera delle due ruote: in regione è terza, dietro Ferrara e Rimini.

Lo studio di Confartigianato evidenzia in primis proprio l’elevato indice di specializzazione (237) delle imprese forlivesi e cesenati attive nella filiera della bicicletta: un indotto che comprende produzione, montaggio, riparazione e noleggio di veicoli a due ruote (tradizionali o a pedalata assistita). L’indice è determinato dal rapporto tra le imprese del settore e il totale di quelle attive in provincia: la corrispondente classifica vede in testa due roccaforti storiche della bici, Bolzano e Trento - con indici pari, rispettivamente, a 303 e 288. Forlì-Cesena si piazza poi all’ottavo posto in Italia tra le province ad alta qualificazione artigianale: oltre il 70% delle imprese registrate nella filiera, infatti, è di tipo artigianale. Un risultato importante, perché conferma la capacità dell’artigianato locale di adeguarsi prontamente ai trend del mercato.

Un altro dato interessante, disponibile però solo a livello nazionale, è quello relativo all’export: nel 2020 le esportazioni del settore pesano per 639 milioni di euro, di cui 412 riguardano la componentistica e i restanti 227 le biciclette complete. L’Italia è il terzo esportatore europeo di bici: meglio di noi fanno solo Germania e Paesi Bassi. Incoraggianti anche i numeri relativi all’uso quotidiano delle due ruote come principale mezzo di trasporto: in Emilia-Romagna circa 176mila persone (40 ogni 1000 abitanti) vanno in bicicletta al lavoro o a scuola (il dato, però, è fermo al 2019). Quanto all’estensione delle piste ciclabili, nel 2019 Forlì-Cesena figura al tredicesimo posto nella graduatoria dei 70 capoluoghi di provincia con almeno 10 km di piste ciclabili: se ne contano infatti 122 (in pole position Reggio Emilia con 252 km).

"L’artigianato dimostra la sua forte capacità di traino dell’economia: a confermarlo, questa volta, è la filiera della bicicletta. Un’eccellenza in cui l’Emilia Romagna vanta le prime posizioni a livello nazionale", sottolinea Confartigianato. "Altrettanto rilevante è il dato sulla quantità di piste ciclabili. Se, da una parte, la filiera delle due ruote fa volare l’economia regionale, dall’altra la rete ciclabile attrae il turismo ‘lento’ e lo conduce alla scoperta di percorsi di grande fascino, lontano dal traffico e dai disagi causati dalla mobilità con mezzi a motore".