Forlì non segue Predappio, si va a Auschwitz

Il Comune stanzia 7.400 euro per i viaggi della memoria. L’assessore Casara: "Il progetto non si discute. Ma andremo anche alle foibe"

Paola Casara, assessore comunale alla scuola e alle politiche educative (Foto Frasca)

Paola Casara, assessore comunale alla scuola e alle politiche educative (Foto Frasca)

Forlì, 12 novembre 2019 - L’associazione comunale stanzia 7mila 400 euro per i viaggi della memoria. Mete: Auschwitz, le foibe e altri luoghi simbolo delle tragedie del Novecento. È questa la posizione presa dalla giunta retta dal sindaco Gian Luca Zattini all’indomani delle polemiche scoppiate a Predappio, dove il primo cittadino ha deciso di non pagare il contributo di 370 euro per uno studente che sarebbe andato al lager nazista dove fu rinchiuso Primo Levi, attirandosi critiche da mezza Italia.

La risposta dell’amministrazione di Forlì è anche indirizzata a chi – Fratelli d’Italia – aveva esplicitamente invitato Zattini a emulare il sindaco di Predappio, Roberto Canali, che ha detto no all’associazione Deina. «I ragazzi di Deina sono venuti da me 3 mesi fa – dice Paola Casara con delega alla scuola e alle politiche educative – Il rapporto con loro andrà avanti, non è affatto in discussione».

Il Comune ha deliberato di concedere il patrocino oneroso per concorrere alla copertura dei costi connessi con la partecipazione dei giovani forlivesi all’iniziativa Promemoria Auschwitz 2020. «Abbiamo stabilito un contributo pari a 7 mila 400 euro a parziale copertura delle spese di viaggio dei nostri ragazzi – continua Casara – ma c’è di più. Questa amministrazione ha intenzione di fare lo stesso per il massacro delle Foibe e per tutti quei luoghi della storia che hanno fatto da sfondo a ripetute e gravi violazioni dei diritti umani. Il motivo è molto semplice – aggiunge Casara, entrando nel merito – . La verità non appartiene a una sezione del tempo ma ha valenza apartitica, trasversale ed inclusiva. È patrimonio di tutti».

Il motivo principale delle polemiche piovute sulla giunta predappiese, è il passo – rivendicato dal sindaco e anche dal suo vice – in cui si sostiene che non si vuole «collaborare con chi i treni della memoria li fa andare in una sola direzione», come se Auschwitz fosse un argomento in qualche modo ‘di parte’. Eppure l’associazione Deina, che organizza i viaggi, manda i giovani anche a Budapest, Praga e in altri luoghi della memoria.

«Auschwitz e le Foibe rappresentano un’esperienza di vita, un viaggio nella memoria del nostro continente ma anche una sfida per i nostri ragazzi. – conclude Casara – . È per questo motivo che abbiamo intenzione di diversificare la collaborazione e l’offerta formativa del nostro Comune attraverso iniziative e percorsi di approfondimento rivolti prima di tutto a formare gli studenti del forlivese ad un uso consapevole e responsabile della storia. L’amministrazione non vuole dimenticare i massacri delle foibe e l’esodo dalmata-giuliano. Chiunque sposi teorie negazioniste nega il diritto alla verità. Un diritto che è anche un dovere e che non ha padroni».