Via Emilia Bis Forlì, i sindaci accelerano. "Ora finalmente si può realizzare"

Lattuca: "È fra le primissime priorità a lungo termine". Zattini: "Serve avere idee chiare per quando avremo i fondi". Morrone: "I soldi ci saranno"

Da sinistra: il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e quello di Cesena Enzo Lattuca

Da sinistra: il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e quello di Cesena Enzo Lattuca

Forlì, 7 settembre 2020 - Ricucire finalmente il Cesenate con il Forlivese: una questione annosa sì, ma che ora sembra divenire una priorità concreta per il territorio. Lo ha detto in primis il sindaco di Cesena Enzo Lattuca, in una recente intervista rilasciata al Carlino, dove il primo cittadino ha elencato le priorità a lungo termine, e tra le prime tre ha inserito proprio la via Emilia Bis, sulla quale si baserà il confronto con la ministra dei Trasporti De Micheli. "Le priorità per il territorio gravitano attorno alle infrastrutture" ha specificato il primo cittadino cesenate, riaccendendo la miccia di un dibattito che dura da sempre. Sul tema, di recente, ha detto la sua anche Jacopo Morrone, deputato della Lega. "Ci sono i soldi, il collegamento Forlì-Cesena si farà" ha annunciato Morrone. Spiegando che "Anas ha stanziato una trentina di milioni, circa la metà del totale, per il collegamento veloce Forlì-Cesena" Soldi che, secondo Morrone, "verrebbero utilizzati per collegare la secante di Cesena a Capocolle di Bertinoro". "Il collegamento Forlì-Cesena è un progetto che ha una visione romagnola, se ne parla da quando ero ragazzo e finalmente si può realizzare" conferma il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini. "Che il collegamento veloce Forlì-Cesena sia importante lo diciamo da sempre – continua il primo cittadino forlivese –. C’era un vecchio progetto impattante che è stato abbandonato, quello nuovo svolgerà egregiamente la funzione di mettere in collegamento i due capoluoghi". L’accento va su un fatto. "Per Forlì una via Emilia Bis significa collegarsi meglio alla E45, che è fondamentale per molte aziende: ricordo quanto hanno sofferto quando quella arteria è stata chiusa. Il collegamento Forlì-Cesena è un progetto che ha una visione romagnola, se ne parla da quando ero ragazzo e finalmente si può realizzare. In questo momento avere le idee chiare premia, perché servono situazioni che possano partire appena arrivano i fondi. Su questi temi lavoriamo in sintonia con i comuni vicini, anche se sono di ‘colore’ diverso dal nostro, come con Ravenna per la Ravegnana". Gli fa eco Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna. "Se c’è una disponibilità in questo senso, è un’occasione da prendere al volo. Se ne sente parlare da tanti anni, ma ora sembra che siamo davvero vicini al veder concretizzarsi un progetto per la via Emilia Bis". Per il territorio, secondo Zambianchi, questo vorrebbe dire tre cose. "La prima: migliorare la dotazione delle infrastrutture del comprensorio. Auspico che un ente come la provincia faccia la sua parte attiva in questo senso. Il futuro è collegare al meglio i centri di Cesena e Forlì e le loro propaggini per facilitare gli spostamenti dei lavoratori in sicurezza. Due: essere più competitivi e terzo, ma non ultimo aspetto: dare un impulso positivo al lavoro". Infine - per modo di dire - c’è la sicurezza. "La nostra posizione sul tema non cambia da tempo – conclude Giovanni Giannini, vicepresidente di Confindustria Romagna –. Serve assolutamente un progetto di via Emilia Bis per mettere in sicurezza il traffico, soprattutto in alcuni punti, come quello di Forlimpopoli. La nuova via Emilia deve avvicinarsi alla zona industriale e allontanarsi dai centri abitati".