Valentino Rossi sfida le Ferrari: a Imola, inizia un mese stellare. Tutti pazzi per la Formula Uno

Sul circuito del Santerno weekend all’insegna del Mondiale Endurance. Col Wec torna in auto il Dottore. Il sindaco Panieri: "È una grande opportunità per l’Emilia-Romagna. E con la F1 rilanciamo il made in Italy"

Imola (Bologna), 18 aprile 2024 – Il dottor Rossi contro le Rosse. A quasi un anno di distanza dall’alluvione che ha sconvolto la Romagna, portando anche al doveroso annullamento del Gp di F1, per Imola è arrivata l’ora del riscatto.

La sfida è cancellare le immagini del paddock dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari allagato (due volte tra maggio e novembre 2023) grazie a un mese nel segno dei motori. Si parte in questo fine settimana con il Mondiale Endurance, nuovo terreno di caccia di Valentino, che proprio qui nel 2022 iniziò una nuova carriera al volante e oggi con la sua Bmw 46 sfida la scuderia del Cavallino.

A Imola inizia il mese stellare: c'è anche Valentino Rossi
A Imola inizia il mese stellare: c'è anche Valentino Rossi

Poi il 1° maggio il trentennale della morte di Ayrton Senna e infine, un paio di settimane più tardi, il ritorno del Circus: tre eventi che si legano in maniera indissolubile alla storia di questa città e del suo simbolo planetario, il circuito sul fiume Santerno, per puntare a 250mila presenze.

Si parte domani con il Wec, campionato dedicato alle auto a ruote coperte che vivrà il momento clou a giugno con la mitica 24 Ore di Le Mans. A Imola si correrà ‘solo’ sei ore, dalle 13 alle 19 di domenica, per un evento dal sapore antico. La città è già addobbata a festa tra totem, bandiere e cartelloni: una boccata di ossigeno per commercianti e artigiani, che non a caso tramite le associazioni di categoria pagheranno la navetta che farà la spola tra centro storico e Autodromo.

Il circuito è un grande luna park per grandi: ci sono una ruota panoramica alta 30 metri, un grande palco per concerti e dj-set e un’area dedicata ai simulatori di guida. Previste oltre 50mila presenze nei tre giorni. Ieri, auto in pista per una grande foto di gruppo. Si tifa ovviamente Ferrari; ma il tricolore sarà difeso anche da Lamborghini e Isotta Fraschini. In pista, oltre a Valentino (che a Imola ha corso anche in moto, l’ultima volta nel 1999), ex piloti di F1 come Jenson Button, Robert Kubica e Mick Schumacher (figlio dell’indimenticato Michael).

A proposito di simboli del Circus che fu, quello con "sigarette e birra che pagano per continuare" come cantava Lucio Dalla, a Imola ogni 1° maggio dal 1994 ci si ferma in silenzio. Alle 14.17 alla curva del Tamburello si ricorda il figlio adottivo più celebre di questa terra: Ayrton Senna. E con lui anche Roland Ratzenberger, che se ne andò il giorno prima in un altro drammatico incidente. L’ora è appunto quella della morte di Senna.

La F1 di oggi, quella tutta glamour e aree hospitality per i vip, è tornata a Imola nel 2020 dopo un immeritato purgatorio lungo 14 anni. Ed è di nuovo attesa in città dal 17 al 19 maggio. Si conta di bissare le 180mila presenze del weekend 2023, quando l’alluvione cancellò tutto a due giorni dal semaforo verde. Poi ci sarà ancora un’altra edizione nel 2025, e forse una ulteriore (recupero della gara saltata lo scorso anno) nel 2026.

Ma a quel punto si saprà già l’esito della (difficile) trattativa intavolata per tenere la gara in città fino al 2030. Servono 30 milioni a stagione (tutti soldi pubblici) a fronte di un indotto dieci volte superiore. "L’anno scorso è stato molto difficile per noi a causa delle alluvioni – sottolinea il sindaco Marco Panieri –. Abbiamo bisogno di riscattarci. E la risposta che daremo sarà forte. Ospitare il Wec è un’opportunità incredibile per tutta l’Emilia-Romagna. E la F1 un’occasione di attrazione, visibilità e rilancio per il made in Italy preziosissima per tutto il Paese. Per questo, stiamo lavorando per mantenere la gara e avere una prospettiva di lungo periodo".