Imola, torna Vini ad arte all'Autodromo: quando e quanto costa il biglietto

Il programma della terza edizione della kermesse: si potranno degustare oltre 500 vini della Romagna

Torna ad Imola una nuova edizione di Vini ad Arte

Torna ad Imola una nuova edizione di Vini ad Arte

Bologna, 22 settembre 2023 - Torna all'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola una nuova edizione di Vini ad Arte, una giornata interamente dedicata agli appassionati e ai professionisti del vino: sarà l'appuntamento finale della terza edizione di questa particolare rassegna, che si svolgerà nella giornata di lunedì 25 settembre.

Il programma

Sarà una giornata come detto dedicata al vino, fin dalle sue prime battute: alle ore 12 ci sarà l'apertura dei banchi di degustazione per gli operatori Ho.Re.Ca. (hotel, ristoranti, enoteche, winebar, catering, distributori, operatori del settore), mentre un'ora dopo, verso le 13, ci sarà il catering nella Terrazza per tutti gli ospiti, che proseguirà poi nel pomeriggio. L'apertura agli appassionati è fissata per le 17 e 30, e sarà possibile fino alle 19, orario che registrerà gli ultimi ingressi: l'appuntamento per il pubblico è fissato nella sala del Museo Checco Costa, in piazza Ayrton Senna, dall'ingresso di viale Dante. La chiusura sarà per le ore 20. I partecipanti potranno degustare oltre 500 vini di ben 70 aziende romagnole: da Rimini ad Imola, passando per Forlì e Cesena. Il biglietto costa 18 euro, ed è disponibile solo in prevendita sulla piattaforma TicketOne, con accesso dal sito www.viniadarte.it

L'attesa

Dopo i successi delle scorse edizioni, per il terzo anno di fila Vini ad Arte torna dunque ad Imola, nel luogo solitamente dedito alle corse di Formula Uno e per una giornata prestato al mondo del vino. "La giornata di Vini ad Arte è ormai entrata nella tradizione" ha detto Roberto Monti, Presidente del Consorzio Vini di Romagna, che organizza l'evento con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, del Comune di Imola e del Comune di Faenza "ci attendiamo di replicare i numeri dell’edizione scorsa, quando ci furono 450 accessi professionali, che testimoniano la comprensione del valore dei vini romagnoli e la grande aspettativa che operatori e pubblico tributano alle nuove annate che giungono in commercio".