Area Blu Imola, la Uil. "Meno servizi e più multe"

Quattro ‘operativi’ diventano accertatori della sosta. Protesta il sindacato

Alcuni operai al lavoro

Alcuni operai al lavoro

Imola, 10 settembre 2019 - L’annunciato mancato rinnovo dell’appalto tra Area Blu e Città metropolitana per la gestione delle strade che fanno riferimento all’ente bolognese spinge la società di via Mentana a ‘ricollocare’ alcuni lavoratori prima adibiti a tale mansione. Si tratta, secondo quanto riferiscono i sindacati, di dipendenti di lungo corso, specializzati in interventi di urgenza cantoniera e non. Ma che a breve saranno destinati a trasformarsi, loro malgrado, in controllori della sosta nei parcheggi a pagamento della città. Sono quattro, infatti, i lavoratori di Area Blu che oggi inizieranno il corso di preparazione per il nuovo incarico. E la cosa fa arrabbiare la Uil.

«Attualmente in organico per la parte operativa esistono due giardinieri, due muratori, un addetto alla segnaletica e un operaio in officina – ricostruisce Giuseppe Rago, coordinatore locale del sindacato di via Fratelli Bandiera –. Le varie funzioni non sono state reintegrate man mano che i dipendenti andavano in pensione».

Ecco perché, alla luce del ricollocamento dei quattro dipendenti in questione, «Area Blu da braccio ‘armato’ dell’amministrazione per la cura del patrimonio comunale e del verde pubblico si è trasformata nel braccio amministrativo», attacca ancora Rago. Il tutto, «sostituendo cazzuole e tagliaerba con impiegati prevalentemente amministrativi che si barcamenano alla bene e meglio tra scartoffie e bandi di appalto».

Secondo il coordinatore locale della Uil, proprio in virtù della «carenza di personale operativo» in Area Blu, le motivazioni che hanno portato alla ridefinizione dei compiti dei quattro dipendenti della società del Comune sono «inspiegabili».

Una scelta, quella che va nella direzione del potenziamento degli accertatori della sosta, «contraria alla possibilità di reintegrare le forze operative che necessitano alla salvaguardia dei beni comunali, scuole, strade, segnaletica, viabilità», ragiona Rago. Una decisione che «crediamo che sia palesemente condivisa dall’amministrazione nella logica di ‘più multe più incassi’ – taglia corto il coordinatore della Uil locale – che in passato la stessa amministrazione, ieri all’opposizione e oggi al governo, ha fortemente contrastato».

Proprio dal Comune, invece, Rago fa sapere di aspettarsi «un segnale forte e chiaro». E cioè: «Dare precise indicazioni ad Area Blu, attraverso il presidente Maria Rosaria Barchetti che l’amministrazione ha voluto in tale ruolo, affinché i quattro dipendenti vengano integrati nel braccio operativo dell’azienda a sostegno degli interventi di manutenzioni della cosa pubblica». In alternativa, la Uil suggerisce di «reintegrare nel personale comunale i quattro dipendenti, creando una forza operativa interna che intervenga in caso di necessità per le centinaia di interventi effettuati ogni anno».

Ad ogni modo, «come Uil chiederemo un incontr o prima che qualsiasi scelta venga effettuata e perorando fortemente la causa di personale da adibire a mansioni che svolge da decenni», avverte Rago. E nel caso in cui Area Blu e Amministrazione comunale dovessero invece andare dritte per la loro strada, il numero uno della Uil imolese lancia la provocazione: «Inizieremo uno sciopero della fame all’interno della nostra vettura parcheggiata in uno stallo blu dei parcheggi il più vicino possibile alla residenza comunale. Ovviamente – conclude Rago – pagheremo quotidianamente la tariffa dovuta di volta in volta. Il gesto speriamo farà comprendere che per una mera scelta economica si sta affamando la città di servizi».