Arena, nuovo bando per la riqualificazione

Il Comune scrive alle aziende che avevano già presentato un’offerta prima che il cantiere si arenasse. Operai in azione nel 2023

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di Claudio Bolognesi

L’anno della rotonda all’uscita dell’A14 ma anche l’anno dell’Arena. C’è alla finestra un 2023 da grandi opere per il comune di Castel San Pietro, che punta a portare a termine due interventi attesi ormai da anni ed entrambi mai partiti (o quasi nel caso dell’Arena). Se nei giorni scorsi ha sollevato i castellani la notizia dei primi transennamenti dell’area che sarà oggetto (anche) della realizzazione della rotonda fuori dal casello dell’A14, con la precisazione però del vicesindaco Andrea Bondi che "il lavori non partiranno in anticipo, resta valida la data d’inizio nel 2023", arriva ora anche la notizia che, sempre all’inizio del nuovo anno, ripartirà, o sarebbe meglio dire partirà, l’intervento di recupero della parte interna dell’Arena.

I lavori che erano stati affidati da Area Blu ormai un paio di anni fa avevano avuto un epilogo tragicomico. La ditta vincitrice dell’appalto, infatti, aveva abbandonato il cantiere dopo pochi mesi (ma in realtà è stato poi rilevato che i giorni di lavoro erano stati ben inferiori a quelli di effettiva ‘occupazione’ del’area), e contestualmente aveva citato in giudizio il Comune, accusando una presunta mancanza di sicurezza che non avrebbe consentito il regolare svolgimento dei lavori. E se la partita legale è ancora aperta, dall’altra parte Area Blu, dopo un attesa di molti mesi, è finalmente riuscita in queste ultime settimane ad indire un nuovo bando, inviando una lettera alle imprese che avevano già manifestato interesse e presentato un’offerta per realizzare l’intervento che interesserà, si diceva, la parte interna dell’Arena. L’obiettivo è di far rinascere il teatro aperto nel 1930 e poi lasciato in stato di abbandono per decenni, prima del recupero della parte esterna tre lustri fa, e del progetto (ormai anche questo decisamente datato) del recupero anche degli interni. Il bando non avrà variazioni economiche rispetto al primo che ebbe il citato, sfortunato epilogo. La cifra dei lavori resterà la stessa (base d’asta da 1,4 milioni di euro), ma essendo decisamente cresciuto il costo delle materie prime, resteranno fuori dall’appalto "impianti scenici e tecnici, circa 350 mila euro di investimento che saranno in capo al Comune", ha precisato ieri il vicensindaco Bondi. "Due sono gli aspetti per noi essenziali – sottolinea il Municipio –. Che riparta il cantiere, e questo avverrà ad inizio 2023 (con il bando che si chiuderà ufficialmente a metà dicembre, ndr), e che poi non ci siano problemi nei lavori". Senza intoppi, sono sette i mesi di durata previsti per concludere l’intero intervento.