
Parti di nuovo a confronto un mese dopo l’entrata in vigore dei rincari. Tariffe congelate, ma si cercherà di ampliare le fasce agevolate. La meloniana Evangelisti: "Nel frattempo si è fatta passare la tempesta".
Ripartirà la prossima settimana, dopo lo strappo di febbraio e la (parziale) ricucitura di qualche giorno dopo, la trattativa tra Giunta e sindacati per cercare di arrivare a una intesa sui rincari dei prezzi dei biglietti dei bus del trasporto pubblico locale. Le parti si rivedranno martedì 8 aprile nel tentativo di sottoscrivere un accordo che possa mitigare almeno in parte gli effetti degli aumenti scattati lo scorso 1° marzo.
La vicesindaca Elisa Spada (titolare della delega ai Trasporti) e i vertici locali di Cgil, Cisl e Uil riprenderanno il discorso interrotto il 27 febbraio, a margine della seduta del Consiglio comunale nella quale l’Aula di piazza Matteotti ha approvato i rincari (costo del biglietto ordinario salito da 1,50 a 1,90 euro; citypass da 14 a 16 euro; abbonamento mensile da 28 a 31 euro).
Impossibile intervenire sulle tariffe, visto che nel frattempo gli aumenti (ma anche lo sconto sul costo dell’abbonamento annuale ordinario, sceso da 256 a 246 euro) sono in vigore da oltre un mese. Detto che il Comune è intervenuto con 40mila euro di risorse proprie per calmierare i maggiori costi per il servizio fornito da Tper e quantificati in 86mila euro, si cercherà quindi di intervenire nella direzione di un ampliamento delle fasce che usufruiscono agevolazioni.
Al momento, per quanto riguarda l’abbonamento annuale, sono infatti in vigore le riduzioni per gli under 27 ed è stata ampliata anche agli over 65 la fascia delle agevolazioni prima prevista solo per chi ha più di 70 anni. Invariata anche la possibilità di rimborso integrale per gli under 26 che non usufruiscono della gratuità ‘Salta su’ per studenti e la restituzione del 70% dell’importo per tutti gli altri residenti (fino a esaurimento fondi regionali).
Proprio dalla Regione si alza la protesta della consigliera Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia, nella foto), che ha interrogato la Giunta del presidente Michele de Pascale sul caso della possibile fuga di notizie (negata da Tper) relativa all’ammontare esatto degli adeguamenti tariffari anticipati ai rivenditori quando la discussione in Consiglio comunale era ancora in corso al pari della trattativa tra Giunta e sindacati.
"È fondato il convincimento che tutto fosse già pianificato – insiste l’esponente di opposizione –. E che le discussioni in Aula, con gli accorgimenti proposti e la riunione con i sindacati, fossero solo ‘fuffa’". Anche sull’incontro dell’8 aprile tra Giunta e sindacati la consigliera Evangelisti si mostra piuttosto scettica. "Quando si è in difficoltà e si mettono le mani in tasca ai cittadini è sempre meglio fare passare tempo e la tempesta – è la lettura della meloniana –. Ed è questa la tecnica che utilizza spesso e volentieri chi governa sul Santerno. Alla faccia delle priorità per i cittadini e il territorio". Più in generale, "prendiamo atto, come anche ha sottolineato il nostro gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che a Imola si è subalterni all’amministrazione di Bologna e anche a quella di Tper – conclude Evangelisti – e si mette così in secondo ordine la discussione democratica, che dovrebbe tenersi in un assise come il Consiglio comunale; ma anche le trattative con i sindacati. Per questo, unitamente al gruppo consiliare meloniano di piazza Matteotti, terremo monitorata questa grottesca vicenda".