Rumore Autodromo, i dati della contesa

Ecco gli sforamenti al centro della contesa Formula Imola-Comune

Autodromo di Imola

Autodromo di Imola

Imola, 16 febbraio 2019 - Trentadue sforamenti ai limiti di rumore previsti dalla normativa, oltre alle 60 giornate di attività autorizzate in deroga. Sono questi i numeri, relativi all’intero 2018, sulla base dei quali il Comune ha sottoposto a Formula Imola il nuovo protocollo operativo in materia di inquinamento acustico dell’Autodromo spingendo così la società, all’indomani delle polemiche relative all’addio di Dekra all’ex torre Marlboro, ad abbandonare polemicamente il tavolo tecnico sul rumore.

Gli sforamenti sono certificati – sulla base dei dati fonometrici rilevati da Formula Imola – da Arpae, che ogni mese spedisce il proprio report a Comune e Ausl. E chiede all’amministrazione di applicare le sanzioni previste al Dpr 304/2001. In sostanza, si tratta ogni volta di multare la Spa, partecipata al 100% da Con.Ami, per centinaia di euro. E’ successo, nel 2018, appunto 32 volte tra aprile e dicembre. Mentre in altre 60 occasioni sono scattate le deroghe, concesse a inizio anno e distribuite anche in questo caso praticamente lungo tutto l’arco della stagione.

Ora il Comune chiede a Formula Imola di tirare il freno a mano. La società guidata dal presidente Uberto Selvatico Estense ha però bisogno delle giornate più rumorose, ma anche più remunerative, per far quadrare bilanci già così in sofferenza (il consuntivo 2018 si annuncia particolarmente negativo) e garantire la permanenza a Imola dei grandi eventi internazionali, solitamente in perdita. Insomma, la coperta è cortissima.

Il tema, per chi governa, è da sempre particolarmente scivoloso perché – al di là di residenti e comitati anti-rumore – va a toccare il simbolo più importante della città. E l’accusa di ‘volergli male’ è sempre dietro l’angolo. Lo sa bene la sindaca Manuela Sangiorgi, che ieri mattina si è presentata in conferenza stampa con una spilla raffigurante il circuito. E lo sa bene anche il Pd, all’opposizione, che in questi giorni è partito lancia in resta contro l’assessore all’Autodromo, Maurizio Lelli, nemico giurato della precedente Giunta (ha firmato i ricorsi contro la vecchia classificazione acustica), ma anche grande appassionato di motori (sua la collezione di modellini di F1 all’Enzo e Dino Ferrari).

«L’attuale amministrazione sta smantellando sistematicamente tutto ciò che è stato fatto in questi anni», ha tuonato l’altro giorno l’ex assessore all’Autodromo, Annalia Guglielmi, a ulteriore dimostrazione di quanto l’argomento scaldi anche chi al momento si trova fuori dall’agone politico. «In campagna elettorale ci erano stati promessi il ritorno della F1, l’incremento della polivalenza, un grande evento concertistico – ha concluso la Guglielmi –. Ad oggi possiamo dire che all’orizzonte non solo non vediamo nulla di tutto questo, ma vediamo piuttosto la possibilità che una delle eccellenze della nostra città sia destinata a una ben triste fine»