Autodromo, cresce l’attesa dei tifosi "Con Vale è sempre uno spettacolo"

Il pilota in pit lane per le prove con i meccanici, ma non gira in pista. In tanti appostati fuori dal circuito già da ieri mattina

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di Gabriele Tassi

Sale la febbre…Rossi. Si tinge di giallo sotto il cielo grigio il pomeriggio dell’Autodromo. Dal rettilineo alle Acque Minerali l’attesa è tutta per Valentino. Il dottore si fa aspettare fino alle 17 e poi compare in pit lane sotto gli occhi di chi lo ha seguito dalle prime glorie degli anni Novanta. Oggi come allora "è sempre uno spettacolo", lo dice Omar, in felpa e cappellino giallo. Con l’amico Giuseppe arrivano da Fusignano: in tasca un biglietto per l’intero weekend e l’amarezza, ieri, di non poter ancora entrare nel circuito. Il Dottore non affonda il piede sul gas, non fa giri di pista, ma solo le prove di cambio pilota per la gara endurance della domenica targata GT World Challenge Europe (oggi sarà invece in auto dalle 9 del mattino, ndr). Il motore non romba, ma lo spirito c’è, mentre saluta con le dita a ‘v’ in segno dì vittoria l’obiettivo del nostro Marco Isola. Fuori però in tanti lo aspettano: Omar e Giuseppe di Fusignano raccontano dì essere iscritti al fan club di Rossi sin dal 1996. "Le auto gli sono sempre piaciute – dicono –, e nel tempo ha dimostrato dì saperci fare sia in pista che nei rally: speriamo che anche questo weekend sia uno spettacolo".

I tifosi, gli appassionati vengono un po’ da tutta Italia. Impossibile non notare felpe e piumini dai colori accesi di Mara Brambilla e Camilla Trolese. "Arriviamo da Torino e ora ci aspetta un weekend dì motori – dicono –. Domani ci raggiungeranno altri cinque nostri amici". Buona notizia allora per il settore ospitalità che spera in una risalita dopo il Covid. È sempre onesto il tifoso tipico dì Valentino: "Vedere il Dottore in moto era davvero uno spettacolo, ma capiamo la sua scelta: ora è molto più tranquillo. Dopo l’infortunio e l’incidente del Sic non è stato più lo stesso".

Si respira la passione gialla dì chi da sempre segue Rossi. "Abbiamo iniziato a tifare per lui nel ’97", raccontano Valerio De Santis e Alessandra Brenna, a Imola di passaggio in un lungo viaggio fin dall’Umbria. "Siamo molto felici che abbia continuato – prosegue Valerio –, io vengo da una famiglia da appassionati di motori. In passato ho seguito le auto Gt e spero che il Dottore possa dare spettacolo anche in questa categoria a volte ancora un po’ dimenticata".

Lungo il tracciato non ci sono solo trasfertisti, ma anche imolesi doc come Raffaele Franchini e Matteo Tosi. Entrambi riconoscono il richiamo irresistibile dei motori, e poi, se nella corsia box c’è pure Valentino Rossi la magia si amplifica. "Lo seguiamo da tanti anni – dicono –, il passaggio dalle due alle quattro ruote arriva nel momento giusto della sua carriera. E’ bello che rimanga nel mondo dei motori un fuoriclasse internazionale a livello dei più grandi dello sport come Miachael Jordan o Roger Federer". Infine, il ricordo di Raffaele: "Qualche tempo fa passai in camper da Tavullia, il suo paese natale. L’aria del campione si respira forte: è stato capace di cambiare il destino di una cittadina dando da lavorare a tante persone e ora sono sicuro che continuerà a lasciare il suo segno indelebile sullo sport", e nei cuori di tutti.