
Le operazioni servono a mettere in sicurezza l’area e a realizzare il nuovo muro a protezione del paddock. Il Comune: "Per ogni pianta che verrà abbattuta ne saranno messe a dimora altre due".
Entrano nel vivo (tra qualche protesta) le operazioni per la messa in sicurezza del tratto urbano del fiume Santerno. E in particolare quelle relative alla costruzione del nuovo muro a protezione del paddock dell’Autodromo, finito due volte sott’acqua nel 2023 a causa delle alluvioni di maggio e novembre. Si tratta di un intervento da 725mila euro previsto nell’ambito di un progetto più ampio che interesserà l’intero tratto fra il ponte Tosa e il ponte della Ferrovia, per un totale di 8,5 milioni di euro. I lavori vengono portati avanti grazie ai fondi europei dirottati su Imola dalla struttura guidata fino a poco tempo dal commissario alla ricostruzione post-alluvione, Francesco Paolo Figliuolo, e che oggi vede invece al timone Fabrizio Curcio.
Secondo quanto riferito dal Comune, il progetto parte da uno studio idraulico che "tiene conto degli effetti che i cambiamenti climatici hanno portato" e si pone l’obiettivo di "sviluppare un sistema di adattamento adeguato". In tale contesto, dopo che la scorsa settimana sono state compiute le operazioni preliminari di cantierizzazione, in questi giorni è partito anche l’annunciato abbattimento di 19 alberi collocati in prossimità del muro e che, secondo quanto assicurato dal Municipio, saranno rimpiazzati.
"L’intervento è necessario per consentire la realizzazione delle opere previste e per garantire la sicurezza idrogeologica dell’area", hanno spiegato nei giorni scorsi dal Comune nel tentativo di prevenire le obiezioni di cittadini e associazioni legate al taglio degli alberi. "Per ogni albero abbattuto verranno messi a dimora due nuovi alberi che saranno collocati in zone idonee alla loro crescita – la promessa del Municipio –. L’intervento intende non solo compensare le alberature che si rende necessario abbattere, ma arricchire il patrimonio arboreo del Comune mettendo a dimora 38 nuovi alberi".
Un tentativo vano quello dell’amministrazione, dal momento che ieri mattina sul ponte di viale Dante si sono dati appuntamento un gruppo di ambientalisti muniti di cartelli di protesta, pronti a contestare il Comune per il mancato rispetto delle leggi in materia. "La natura non si svende, la natura si difende", uno degli slogan. E ancora: "Salute, bellezza, biodiversità: salviamo gli alberi"; "Le radici difendono gli alberi: no al taglio, no al consumo di suolo".