Avventura su due ruote Pedalando fino al mare

Partirà il 29 aprile il primo Emilia-Romagna Bike trail, evento non competitivo. Quattro percorsi di diversa difficoltà portano i partecipanti fino a Riccione.

Avventura su due ruote  Pedalando fino al mare

Avventura su due ruote Pedalando fino al mare

Il mondo del bikepacking si riunisce sabato 29 aprile per Emilia-Romagna Bike Trail, l’evento sportivo dedicato al ciclismo, che unisce e amalgama l’attività fisica e la bellezza dei nostri territori. Con quattro percorsi differenti i partecipanti potranno esplorare i sentieri di oltre 40 comuni e i borghi storici della Regione, arrivando fino a Riccione, alla Spiaggia del Sole. La partenza sarà alle 8 al Camping Club del Sole, a Bologna, ma il cuore dell’evento è a Medicina. Fulcro operativo della pedalata, il comune allestisce in Piazza Garibaldi un grande punto di ristoro a km zero, con i prodotti tipici locali, come la salsiccia e il friggione.

"L’evento valorizza i percorsi ciclopedonali e protetti, che sono di mobilità urbana e di collegamento per le città – dice il sindaco Matteo Montanari –. Alcuni percorsi si concentrano sull’Appennino, ma danno la possibilità a tutti di poter partecipare". Si tratta di un evento inclusivo, che coinvolge professionisti e amatori. "L’evento avvicina ciclisti e famiglie – spiega il bikepacker Stefano Romualdi –. I percorsi variano in base al dislivello. E non c’è competizione, perché l’evento non è una gara e non ha limiti di tempo. Vogliamo aspettare tutti. Ci sarà un cartello di arrivo dove lasciare la propria firma". I quattro tragitti, ognuno con un nome in dialetto, partono dal capoluogo, con una breve sosta in Piazza Maggiore e una tappa a San Luca. Da lì, i percorsi prendono strade diverse, e si ricongiungono a Medicina. ‘Baluus’, che in bolognese vuol dire ‘in abbondanza’, presenta salite impegnative, con un percorso di 400 km e 8600 metri di dislivello. Per una pedalata in tranquillità c’è ‘Polleggio’, un gravel moderno alla scoperta del verde collinare.‘In tla gèra’, nella ghiaia, propone ai partecipanti un percorso ghiaiato in cui le uniche salite sono quelle dei cavalcavia; ‘In tla strè’, per strada, è per gli amanti delle ruote strette, con un dislivello di 8200 metri.

"I nomi dei percorsi in dialetto dimostrano un attaccamento ai territori – dice Lorenzo Monti, assessore al turismo –. L’evento riflette sul turismo di prossimità, che scopre la bellezza che si trova vicino casa". Gli iscritti, al momento, sono 170. "L’inclusione è fondamentale – conclude Marco Venezia, di ‘Arrivano I Regaz’ –. La presenza femminile supera il 20%, mentre di solito è al di sotto del 18. Per partecipare è necessario avere 18 anni e un certificato medico agonistico per lo sforzo".

Mariateresa Mastromarino