Sanità, la banca delle cornee verso Imola

La Regione progetta l’unificazione a Santa Maria della Scaletta. Ma Bologna non ci sta, interrogazione di Forza Italia

La banca delle cornee verrà unificata a Santa Maria della Scaletta

La banca delle cornee verrà unificata a Santa Maria della Scaletta

Imola, 19 aprile 2019 – «Vogliamo vederci chiaro». Difficilmente un modo di dire risulterebbe più appropriato, perché al centro di un’interrogazione che verrà presentata in Regione da Forza Italia, su sollecito del deputato Galeazzo Bignami, c’è proprio l’unificazione delle banche delle cornee. Sono due infatti, le strutture in Emilia Romagna preposte all’attività di prelievo e distribuzione dei tessuti oculari con finalità di trapianto: quella all’Ospedale Maggiore – attualmente la sede principale per la loro conservazione, processazione e distribuzione –, e quella di Imola, la filiale all’Ospedale di Santa Maria della scaletta. Ma dove sta il nodo da sciogliere per gli azzurri?

«Il progetto che la Regione avrebbe approvato a dicembre 2018 – spiega Bignami – vedrebbe la città sulle rive del Santerno diventare il centro di riferimento. L’unificazione delle due banche (che conserverebbero comunque le loro sedi), avrebbe lo scopo di rendere autonoma l’Emilia Romagna rispetto alla ricezione di tessuti dal resto d’Italia». Non sarebbe chiaro quindi, per il deputato, «il motivo per cui il più piccolo debba mangiare il più grande – e punge –: non vorremmo che sotto ci fosse una scelta politica di qualche tipo».

A supporto della tesi ‘azzurra’ parlerebbero i dati: «Dal 2013 al 2018, la banca delle cornee di Imola avrebbe processato un numero di tessuti nettamente inferiore a quella di Bologna: solamente 724 contro i 7.132 di quest’ultima (ovvero circa il 10%), tenendo conto che la maggior parte di essi sono forniti da donatori provenienti da Imola», aggiunge Bignami, citando il testo dell’interrogazione. E chiarisce: «La situazione attuale, in cui Bologna e Imola sono due centri consolidati, va già bene così com’è, ma se proprio nei piani della Regione c’è quello di accorpare le due banche, allora l’attività andrebbe riunificata sotto le Due Torri».

C’è un altro punto su cui Forza Italia vuole interrogare la Giunta: «Se non ritiene dannoso ai fini della sicurezza e dell’efficienza frammentare la gestione dei tessuti mediante il trasferimento da una banca all’altra che comporterebbe una doppia registrazione e trasporti aggiuntivi non sempre indispensabili». Imola infatti, diventerebbe «il centro di riferimento per la preparazione dei lembi pretagliati. Considerando che dal 2013 al 2018 – precisa Bignami –, la Banca delle cornee di Imola avrebbe fornito in Emilia-Romagna solo 5 tessuti oculari, a fronte dei 730 forniti dalla Banca di Bologna. Credo sia fondamentale avviare un tavolo di concertazione per rivalutare ed eventualmente ripensare il progetto».