REDAZIONE IMOLA

Cantiere all’autodromo. Al via i lavori sul muro danneggiato dal Santerno

L’obiettivo dell’intervento è garantire la sicurezza dell’area in caso di piene. Operazioni preliminari già in corso: previsto l’abbattimento di 19 alberi. Sacrificio necessario, il Comune assicura che saranno ripiantati .

Saranno abbattuti 19 alberi che sorgono in prossimità del muro

Saranno abbattuti 19 alberi che sorgono in prossimità del muro

Al via in questi giorni i lavori di rifacimento del muro perimetrale dell’Autodromo, danneggiato in più punti dagli eventi alluvionali di maggio e novembre 2023, quando il paddock 2 dell’Enzo e Dino Ferrari era finito per due volte sott’acqua.

L’intervento, pianificato nell’ambito della somma urgenza, prevede la "sostituzione integrale della porzione di muro più gravemente compromessa ed esposta al rischio di crollo, al fine di garantire la sicurezza delle persone e delle strutture circostanti", fanno sapere dal Comune.

Le operazioni preliminari sono già in corso. A partire dal 16 gennaio, si procederà all’abbattimento di 19 alberi collocati in prossimità del muro e che, secondo quanto assicurato ieri dal Municipio, saranno rimpiazzati. "L’intervento è necessario per consentire la realizzazione delle opere previste e per garantire la sicurezza idrogeologica dell’area", spiegano sempre dal Comune.

"Un’ispezione condotta nella primavera del 2024 ha evidenziato come il corso del Santerno abbia subito un significativo cambiamento morfologico a causa delle alluvioni – riferiscono sempre dal Comune di Imola –. I rilievi geometrici, fotografici e tecnici hanno confermato la necessità di elaborare uno studio idraulico approfondito del fiume, comprensivo di una valutazione delle soluzioni più idonee e di un progetto di massima per le opere compensative necessarie nel tratto compreso tra il ponte Tosa e quello della ferrovia".

La realizzazione del muro è il primo tassello di un progetto più ampio che interesserà il fiume Santerno nel tratto fra il ponte Tosa e il ponte della Ferrovia, per un totale di 8,5 milioni di euro. Si tratta di fondi europei dirottati su Imola dalla struttura guidata fino a poco tempo dal commissario alla ricostruzione post-alluvione, Francesco Paolo Figliuolo, e che oggi vede invece al timone Fabrizio Curcio. Il progetto parte da uno studio idraulico che tiene conto degli effetti che i cambiamenti climatici hanno portato e si pone l’obiettivo di sviluppare un sistema di adattamento adeguato. Questo primo stralcio di intervento vale 725mila euro.

"L’attenzione al contesto naturalistico e alla sicurezza idraulica del Santerno rappresenta una priorità ed è necessario continuare a monitorare con scrupolo l’evoluzione del corso del fiume e le condizioni degli argini", spiegano sempre dal Comune, che prova così a prevenire le obiezioni di cittadini e associazioni ambientaliste legate al taglio degli alberi: "Per ogni albero abbattuto verranno messi a dimora due nuovi alberi che saranno collocati in zone idonee alla loro crescita.

L’intervento intende non solo compensare le alberature che si rende necessario abbattere – concludono dal Municipio –, ma arricchire il patrimonio arboreo del Comune mettendo a dimora 38 nuovi alberi".

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