Carrera, lo show in rosa. La sorpresa delle Over:: "È la vittoria più bella"

Il team guidato dall’ex presidente Vallisi ha messo dietro le altre squadre. La Mora, vittoriosa fra gli uomini: "Tante incognite, abbiamo lavorato duro".

Carrera, lo show in rosa. La sorpresa delle Over:: "È la vittoria più bella"

Sopra una fase della gara maschile e, a destra, il successo delle Over

La gloria e l’impresa irripetibile. Se per la Mora la settantesima edizione della Carrera è stata quella del grande ritorno e dell’indelebile firma su un’altra storica doppietta, per le Over il successo ha avuto il sapore di qualcosa di epico. Nella splendida gara tutta al femminile (ancora una volta più bella e avvincente di quella al maschile) le ragazze del team guidato dall’ex presidente dell’Associazione Club Carrera Andrea Vallisi hanno, a dispetto dell’anagrafe, messo in fila tutte le giovanotte degli altri team, conquistando un primo posto sul podio da mandare in bancarotta i bookmakers, fosse quotata la Carrera.

"Ne ho vinte nove di Carrera Rosa. È vero che tutti i figli sono belli, ma questa sì, credo sia stata davvero la vittoria più bella", racconta Vallisi con il filo di voce rimasto dopo una domenica vissuta strillando e tifando. "Avevamo una strategia di gara ben precisa e una certezza: per arrivare davanti avremmo dovuto sfruttare gli errori delle avversarie. Ecco, gli errori ci sono stati sia da parte della Venere che delle Cavedane, e le ragazze sono state straordinariamente brave a sfruttarle". A vincere, in fondo, spesso non è chi è più forte, ma chi è più bravo. E’ questa la lettura che dà Vallisi dell’impresa. "E’ stata una gara stupenda, e il merito va davvero a tutti i team. La gara delle donne più bella di quella degli uomini? Capita ormai da anni, e la ragione è semplice, lo dico da qualche tempo: nelle donne le macchinine sono uguali, negli uomini la troppa tecnologia ha alterato gli equilibri. Così capita che nella Carrera Rosa possa vincere un team di straordinarie ragazze tra i 35 e i 40 anni, che si lascia dietro quelle, altrettanto splendide, di 20…".

Al maschile, invece, la supremazia della Mora l’equilibrio lo ha spezzato in fretta. L’Ov in testa è durato lo spazio di una cinquantina di metri, poi il sorpasso e in seguito un contatto tra le due macchinine, con il responsabile della Mora Matteo Matteo Mingotti che subito sgombra il campo dalle polemiche.

"La nostra ruota danneggiata è la posteriore sinistra, ci sono pochi dubbi sul fatto che fossimo davanti. Per fortuna o per miracolo la ruota ha retto fino a fine gara, ora è completamente da cestinare".

Alla doppietta Coppa Terme-Autopodistica la Mora è ormai abituata, ma quest’anno il successo è stato se possibile ancor più bello.

"Tornavamo dopo un anno fermi, da marzo 2023 abbiamo lavorato duro per ripresentarci un anno e mezzo dopo, sapendo che le incognite dopo un periodo così lungo di fermo sarebbero state tante. Ecco perché aver vinto è stato ancora più bello". Pochi dubbi anche su dove la Mora ha vinto questa settantesima Carrera nel percorso del centro storico.

"In discesa c’era massimo equilibrio, la differenza i ragazzi hanno saputa farla in risalita dal Borgo alla piazza. Se saremo ancora presenti nel 2025? Lasciateci festeggiare, tra venti giorni ci riuniamo e decidiamo, ma fosse per me ne farei altre 100 di Carrera".

Claudio Bolognesi