"Casa Venturini, temperature insopportabili"

Il leghista Marchetti chiede l’intervento dell’Ausl: "Problemi al condizionatore". Seacoop: "Ko uno split, ma l’impianto funziona"

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"Nella Cra Venturini fa troppo caldo". Lo sostiene il consigliere regionale della Lega Daniele Marchetti, che è anche vicepresidente della commissione regionale sulla sanità, che ha diffuso una nota sollecitando la Regione ad intervenire. "Il guasto riguarderebbe la sala da pranzo del nucleo 1 – scrive – ma le temperature si aggirerebbero intorno ai 31 gradi anche nelle camere". La Casa residenza per anziani Venturini è di proprietà dell’Asp e affidata in gestione a Seacoop come struttura accreditata. La situazione dei circa 125 ospiti e le preoccupazioni dei loro familiari sono ben note agli operatori della coop sociale, tanto che domani ci sarà un’assemblea con i congiunti per fare il punto sulla situazione.

Ma la situazione qual è? "L’impianto di raffrescamento funziona – spiega Monia Zavagli, responsabile dell’area socio-sanitaria di Seacoop – Verso metà luglio è andato ko uno split in un refettorio. Abbiamo immediatamente avviato la richiesta del pezzo di ricambio, ma il fornitore ci ha spiegato a chiare lettere che ci sono dei ritardi nelle consegne. In sostanza manca una scheda elettronica, che arriverà martedì della prossima settimana".

La dirigente di Seacoop non nega che nella Cra Venturini ora sia caldo e che la temperatura non sia del tutto confortevole per gli anziani. Però c’è un però: "L’impianto di raffrescamento va, ma, ci hanno spiegato i tecnici, non può garantire un divario superiore ai 10-11° tra temperatua esterna ed interna. Quando fuori ci sono 40-41°, come è accaduto, dentro non si scende sotto i 30-31°, e non si può avere di meno perché l’impianto va già al massimo". Sostituire tutto l’impianto? "Abbiamo posto questa domanda ai tecnici termoidraulici che curano la manutenzione, e ci hanno risposto che anche un eventuale nuovo impianto non si comporterebbe diversamente: assicurerebbe in altre parole lo stesso divario tra temperatura esterna, da cui non può prescindere, ed interna. Anzi, impianti che oltrepassino questo ‘delta’ non sono proprio prodotti, ci hanno spiegato. In più, la stessa struttura della Venturini tende a riscaldarsi, anche perché ha molte finestre".

Ragion per cui, il gestore ha cercato di correre ai ripari. "Abbiamo eseguito una verifica sanitaria congiunta con l’Ausl per verificare lo stato di idratazione degli ospiti e la risposta è stata tranquillizzante. Abbiamo comunque disposto un piano di idratazione supplementare. Poi abbiamo acquistato ventidue ventilatori, da collocare nelle camere degli ospiti più fragili e messo alcuni refrigeratori nelle aree più delicate. Abbiamo comprato ulteriori sette refrigeratori, in funzione da oggi (ieri per chi legge, ndr). E proprio oggi ho risentito i nostri fornitori, per capire se il ricambio per lo split è in arrivo, come preannunciato. Inoltre, i tecnici manutentori hanno cablato l’impianto elettrico in modo che regga tutti i 600 kw potenziali e sostenere così tutti i prelievi elettrici aggiuntivi".

In sintesi: l’impianto è a norma e funziona al massimo regime possibile; ‘pinguini’ acquistati e collocati in punti strategici; cavi elettrici adeguati. "Continuiamo a monitorare la situazione – conclude Monia Zavagli – Anche in questo momento abbiamo 29-30°. Abbiamo inviato due note ai familiari degli ospiti, e vorremmo fare sapere, infine, che le tapparelle abbassate nelle stanze servono a migliorare il raffrescamento".

Maurizio Marabini