ZOE PEDERZINI
Cronaca

Chiusa la caserma a Portonovo: "Idee irreali da parte della sinistra"

La chiusura della caserma di Portonovo di Medicina continua a far parlare. Dopo la notizia sulla stazione dei carabinieri, ecco...

Caterina Cerri, capogruppo di Fratelli d’Italia a Medicina

Caterina Cerri, capogruppo di Fratelli d’Italia a Medicina

La chiusura della caserma di Portonovo di Medicina continua a far parlare. Dopo la notizia sulla stazione dei carabinieri, ecco Fratelli d’Italia. "Abbiamo più volte ribadito come la chiusura della caserma sia stata il risultato di una pianificazione territoriale delle forze dell’ordine decisa in passato da Governi di sinistra, e successivamente avallata dalle istituzioni locali, anch’esse di sinistra, che nulla hanno fatto per impedirla. Oggi, quella che era stata annunciata come una possibilità è purtroppo diventata realtà. Ne prendiamo atto con amarezza, consapevoli che si tratti di una decisione ormai irreversibile", dichiarano la capogruppo in Regione, Marta Evangelisti, il capogruppo in Città Metropolitana, Nicolas Vacchi, e la capogruppo a Medicina, Caterina Cerri.

"Ciò che risulta incomprensibile è l’atteggiamento del sindaco Matteo Montanari e dell’assessore Fausto Brini, che continuano a rilasciare dichiarazioni vaghe, fumose e prive di qualsiasi concretezza. Apprendiamo che la proposta del Comune sarebbe quella di trasformare la caserma di Portonovo in alloggi di servizio per i carabinieri, sostenendo che ciò rappresenterebbe una sorta di mantenimento del presidio militare nella zona. Una proposta surreale e chiaramente impraticabile: basterebbe riflettere su come sia possibile pensare che un carabiniere debba risiedere a Portonovo, ma poi prendere servizio a Medicina, distante circa 17 chilometri. Con quali mezzi e a quali costi? È semplicemente impensabile. Allo stesso modo, che cosa significherebbe mantenere un presidio sotto forma di ’alloggio di servizio?’ Che, in caso di necessità, un militare che si trova a riposo nell’alloggio dovrebbe intervenire? E con quali strumenti visto che tutti gli equipaggiamenti si trovano nella stazione di Medicina? Si tratta di pura demagogia, che ancora una volta manca di rispetto sia ai soggetti coinvolti che ai cittadini".

Zoe Pederzini