Ciclovia, l’opera vede il traguardo "Verso un turismo più sostenibile"

Il 10 luglio l’inaugurazione dopo anni di lavori e polemiche: 44 chilometri da Mordano a Castel del Rio. Il sindaco Panieri: "Un’infrastruttura per cogliere le ricchezze paesaggistiche e culinarie dei territori"

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Vede finalmente lo striscione ‘Arrivo’ il progetto della ciclovia del Santerno. Attesa ormai da anni (36 mesi tra progettazione e ottenimento autorizzazioni più ulteriori 18 per i lavori), inaugurata informalmente già la scorsa estate con una pedalata sotto le stelle ma da allora teatro di ulteriori interventi di sistemazione costati soldi e polemiche, l’opera verrà battezzata ufficialmente domenica 10 luglio.

Quarantaquattro chilometri da Mordano a Castel del Rio, attraversando Imola e la Vallata del Santerno. Sono costati 2,6 milioni di euro solo di fondi statali, senza contare i vari ritocchi finanziati dalle amministrazioni locali. Un itinerario integrato nella Bicipolitana della Città metropolitana di Bologna di alto valore paesaggistico, che attraversa ambienti fluviali, zone agricole di pregio, il Parco Regionale della Vena del Gesso (candidato a patrimonio Unesco), per finire in castagneti secolari.

Domenica 10 luglio si parte alle 16 con l’evento istituzionale in Autodromo. Alle 18.30 seguirà la festa articolata in due poli: quello di pianura, a San Prospero, pensato per Mordano e Imola; e quello di collina, alla Casa del Fiume di Borgo Tossignano, dove festeggeranno anche Casalfiumanese, Fontanelice e Castel del Rio. Per promuovere l’opera, anche un progetto di comunicazione da 40mila euro.

Il tratto da Mordano a Borgo Tossignano è di bassa difficoltà e accessibile a tutti. Quello successivo, da Fontanelice a Castel del Rio, presenta invece pendenze più accentuate ed è adatto a persone allenate o dotate di e-bike. Sono presenti sempre in questo ultimo pezzo del percorso due guadi del Santerno che non sono adatti all’attraversamento da parte di tutte le categorie di utenti, in particolare per eventuali turisti disabili o per famiglie con bambini piccoli. E quindi è stato valutato di indicare con dei cartelli segnaletici delle possibili alternative per percorrere la ciclovia senza guadare il fiume.

"La Ciclovia del Santerno è una grande opportunità di sviluppo del turismo sostenibile sul nostro territorio – sottolineano il sindaco Marco Panieri, presidente del Circondario, ed Elisa Spada, assessore comunale all’Ambiente e alla Mobilità sostenibile –. Un’infrastruttura dolce che permette di cogliere le ricchezze paesaggistiche ed eno-gastronomiche dei territori che attraversa, dando nuove prospettive anche ai comuni montani".

Nelle parole del sindaco Panieri e dell’assessora Spada, la Ciclovia ha "rafforzato la capacità delle nostre comunità di lavorare insieme – assicurano i due amministratori –, mettendo a sistema importanti poli di interesse a livello internazionale, dall’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, al Parco regionale della Vena del Gesso in connessione con la rete ciclistica, sentieristica e ferroviaria che proprio a Imola trova il collegamento per la Ciclovia".

Soddisfatta anche Simona Larghetti, consigliera della Città metropolitana con delega a Mobilità ciclistica e al Progetto Bicipolitana. "Oggi si aggiunge un importantissimo tassello alla nostra rete ciclabile – afferma –. Questa Ciclovia si inserisce infatti sia nella rete per il tempo libero che in quella per tutti i giorni della Bicipolitana e rappresenta il secondo grande itinerario cicloturistico della città metropolitana che, dopo il tratto di Ciclovia del Sole inaugurato l’anno scorso, si potrà percorrere per intero in libertà e sicurezza, godendo delle bellezze della Vallata del Santerno al ritmo lento della bicicletta".