È pronta a partire, dopo oltre un anno di studi e approfondimenti, la prima comunità solare della città per l’autoconsumo dal basso di energia pulita. Sono una trentina i soci che aderiscono al progetto. E altri sono già pronti ad aggiungersi più avanti, quando verrà completato il cablaggio di tutte le cabine sul territorio imolese.
Il meccanismo di scambio delle piattaforme solari si basa sul contributo di ciascun cittadino. Chi possiede un impianto fotovoltaico mette in condivisione l’energia che produce in eccesso, che viene consumata dagli altri membri della piattaforma, dando vita al meccanismo di scambio virtuale. L’altra sera, nel quartiere Pedagna, la comunità solare di Imola ha organizzato un incontro per "condividere i risultati del grande impegno intrapreso esattamente un anno fa. Finalmente – riferiscono al termine dalla comunità solare – anche a Imola è possibile scambiare le energie rinnovabili tra cittadini. Il ‘gioco di squadra’ tra il Centro per le comunità solari, il Comune che ha patrocinato il progetto e il concreto impegno dell’assessora Elisa Spada che, ha promosso incontri con Inrete e Hera, ha consentito, progressivamente, di superare tutte le problematiche tecniche".
Con l’adesione alla comunità solare, le famiglie associate che possiedono un impianto fotovoltaico hanno la possibilità di condividere l’energia prodotta dai loro impianti mettendola a disposizione di famiglie associate che non hanno l’impianto fotovoltaico e che in questo modo sanno di utilizzare energia pulita.
"È una piccola ma importante rivoluzione che parte, come sempre, dal basso", concludono dalla comunità solare imolese.