Corpo unico polizia locale, prove d’intesa sindacati-Circondario

I rappresentanti dei lavoratori hanno incontrato i Comuni di Mordano e Castel Guelfo, rientrati di recente nel servizio associato

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Prove di intesa tra Circondario e sindacati sulla delicata questione del corpo unico della Polizia locale. I rappresentanti dei lavoratori hanno infatti incontrato le amministrazioni comunali di Mordano e Castel Guelfo, rientrate di recente nel servizio associato dopo averlo abbandonato tra le polemiche alcuni anni fa, e il comandante degli ex vigili, Daniele Brighi.

"Pur nell’inusuale tempistica, a delibere consiliari avvenute, che avremmo gradito invece a parti invertite con un preventivo confronto", Giuseppe Rago (Uil Fpl) e Maurizio Serra (Fp Cgil) riferiscono di aver concordato una serie di misure a tutela dell’attuale organico in servizio.

"Sarà identificato nell’ambito dei comuni di Mordano e Castel Guelfo una ubicazione di quello che sarà il presidio del territorio – spiegano i due referenti sindacali –. A questo presidio saranno assegnati gli attuali dipendenti della polizia locale dell’amministrazione con un responsabile di presidio presumibilmente da identificare nell’attuale ispettore in organico".

Gli attuali sei agenti "svolgeranno il proprio orario di lavoro sul territorio di appartenenza", vale a dire Mordano e Castel Guelfo, "garantendone il presidio". I lavoratori in questione "saranno in caso di necessità e solo per grandi eventi adibiti a mansioni diverse – proseguono Rago e Serra –, e per lo stretto tempo necessario allo svolgimento dell’evento, ad altri incarichi".

Quanto alla gestione amministrativa, "verrà accentrata sul comando di polizia locale del Circondario sgravando gli stessi dei compiti di amministrazione e liberando risorse per il presidio del territorio", aggiungono i due sindacalisti. E concludono: "Riteniamo che se quanto concordato non subirà variazioni rispetto a quanto verbalizzato sarà tutelata la situazione lavoratori dei sei agenti garantendogli lo status quo antecedente l’ingresso nel corpo unico".

Ad avanzare più di un dubbio sul futuro del servizio, in particolare per quanto riguarda le esigenze di Imola che rischia di ritrovarsi con un organico sempre più ridotto all’osso, era stato nei giorni scorsi il consigliere comunale della Lega, Simone Carapia, che aveva esortato il sindaco Marco Panieri, presidente del Circondario, ad adottare provvedimenti tempestivi per scongiurare problemi di sorta.