Covid Imola, crollano nuovi casi e ricoveri. "Ma il virus non va in vacanza"

Nuov o appello dell’Ausl per la quarta dose: "Vaccino utile agli over 80 e a tutti i pazienti fragili" Il dg Rossi: "La strategia attendista sui sieri aggiornati in autunno è pseudoscientifica e molto rischiosa"

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Imola, 1 giugno 2022– Sempre meno contagi e carico sanitario ancora in diminuzione rispetto alla scorsa settimana. Ci sono praticamente solo buone notizie, eccezion fatta per i dati della vaccinazione con quarta dose che stenta a decollare, nel report del martedì dell’Ausl sull’andamento della pandemia nel circondario.

Il direttore generale dell’Azienda sanitaria, Andrea Rossi, ha certificato ieri una "brusca frenata dell’incidenza settimanale" dei contagi da Covid (274,3 nuovi casi per 100mila abitanti; -56,4%) e della media giornaliera degli ulteriori positivi: sono 52,4, vale a dire -24 rispetto a sette giorni fa; e ieri si è scesi addirittura a quota 41. La trasmissibilità resta "sempre sotto la soglia epidemica": indice Rd(t) stabile a 0,72, ma percentuale di test positivi al 15% (in flessione di due punti e mezzo percentuali).

Come già accennato all’inizio, pure il carico sanitario è in "ulteriore riduzione": i ricoveri ordinari (per/con Covid) sono a quota 7 (-7 in una settimana) e altri 2 sono i pazienti in terapia intensiva (+1). L’età mediana dei ricoveri è di 81 anni. Le persone attualmente positive al Covid nel circondario sono meno di 500 (498 il dato aggiornato a ieri sera), con un calo di oltre 200 unità negli ultimi sette giorni. La scorsa settimana, come si ricorderà, è però ripresa la triste conta dei decessi legati al virus: altre cinque vittime, tutte in età avanzata, che portano a 431 il totale da inizio pandemia.

«Le evidenze epidemiologiche disponibili – sottolinea il dg Rossi – dimostrano il chiaro beneficio della quarta dose per le persone con almeno 80 anni di età, per gli ospiti delle strutture residenziali, per anziani non autosufficienti e per chi è portatore di una grave malattia cronica con un’età compresa fra i 60 ed i 79 anni".

Ma nonostante l’evidenza, e un virus che "continua a circolare in modo significativo", a oggi nel circondario "solo un terzo degli aventi diritto ha optato per la quarta dose", ricorda il direttore generale dell’Ausl.

E avverte: "La strategia attendista sulle quarte dosi (vaccini aggiornati in autunno), alimentata da discutibili consigli pseudoscientifici, è molto rischiosa per i più fragili e costringe i servizi sanitari a mantenere in essere impegnative azioni di contrasto".

I n altre parole, dal momento che il virus Sars-CoV-2 "non è ancora andato in vacanza", Rossi ricorda come il vaccino rimanga "lo strumento più efficace per evitare forme gravi e ricoveri in ospedale quando ci si ammala".

La quarta dose "protegge l’estate, alle persone di 80 anni e più, agli ospiti delle strutture residenziali per anziani non autosufficienti – conclude Rossi – , e alle persone di 60 anni e più con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti. È quindi un’ottima idea quella di #restarevaccinati".