Covid, l’effetto salvavita dei vaccini "Evitati 300 morti e mille ricoveri"

Rossi (dg Ausl): "Nuove varianti più immunoevasive, ma senza profilassi la storia sarebbe diversa". Curva epidemica prevista in discesa già da questa settimana: "Abbassare la guardia sarebbe un errore"

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Diciottomila casi di malattia, oltre 1.100 ricoveri ordinari e altri 120 in terapia intensiva. E soprattutto 330 morti in più. È quanto la vaccinazione anti-Covid ha permesso di evitare fin qui solo nel circondario. A tracciare il bilancio è il direttore generale dell’Ausl, Andrea Rossi, nel suo report settimanale dedicato all’andamento della pandemia nel territorio dei dieci comuni.

Il pensiero va a quelli che Rossi chiama "gli irriducibili dell’antiscienza". Secondo il dg dell’Ausl, infatti, "anche se le nuove varianti risultano essere maggiormente immunoevasive rispetto alle precedenti, saremmo qui a raccontare un’altra storia se non avessimo raggiunto i livelli di copertura immunitaria" molto alti come quelli registrati nel circondario.

"In questo momento i dati ci dicono che la priorità è proteggere le persone più vulnerabili (per età e per la concomitanza di altre malattie) – aggiunge Rossi –, che hanno un rischio più alto di morte e di ospedalizzazione per Covid. Per questo motivo le autorità sanitarie del nostro Paese, su indicazione dell’Aifa, hanno disposto il secondo richiamo (o quarta dose) per gli ultra80enni, per gli ospiti delle strutture residenziali per anziani e per i 60-79enni ultrafragili".

Per quanto riguarda il report settimanale sull’andamento della pandemia, il dg dell’Ausl riscontra una ulteriore "moderata crescita" dell’incidenza con 721 nuovi casi ogni 100mila abitanti (+5,5%) e della media dei contagi giornalieri (138; +7). La trasmissibilità del virus rimane "sempre oltre la soglia epidemica", con un indice Rd(t) a 1,03 e una percentuale di test positivi del 21,2% (+1,2). Anche il carico sanitario rimane però "stabile", con 16 ricoveri ordinari percon Covid (-1 rispetto a una settimana fa e uno in terapia intensiva (-2).

"Anche se la curva epidemica è arrivata al plateau, ed è attesa una discesa da questa settimana, bisogna ricordare che il virus non va in vacanza – ammonisce Rossi – e anche durante questo periodo di festività e di ponti non bisogna dimenticare le precauzioni già note".

Nelle parole del dg dell’Ausl, per continuare a contenere l’impatto clinico della pandemia ed evitare il sovraccarico degli ospedali rimangono infatti fondamentali la vaccinazione per chi non l’ha eseguita e per chi la deve completare (III dosi e IV dosi nelle persone ad alto rischio); l’uso delle mascherine FFP2 nei luoghi al chiuso; l’isolamento dei positivi, sintomatici ed asintomatici; la sorveglianza epidemiologica delle varianti; l’uso precoce, quando indicato, dei farmaci antivirali orali, che a breve potranno essere prescritti dai medici di medicina generale.