
Il meloniano Vacchi: "Continua ad arrogare a sé troppe deleghe". Per Marchetti, del Carroccio: "Permane una certa confusione".
Il nuovo assetto in Giunta non convince l’opposizione. E in particolare il centrodestra. All’indomani del rimpasto presentato dal sindaco Marco Panieri, con la nomina ad assessora di Gianna Gambetti, la delega al Bilancio affidata al collega Pierangelo Raffini e quella alla Pace al titolare della Cultura, Giacomo Gambi, arrivano solo critiche da Fratelli d’Italia e dalla Lega.
"Quello che più di tutto emerge è la bulimia politica di incarichi che pare attanagliare Panieri – è la lettura di Nicolas Vacchi, capogruppo meloniano in Consiglio comunale –. Non ha trovato nella riformulazione delle deleghe nessuno che si occupasse di Sanità, Sicurezza e Società partecipate: tre deleghe pesanti che continua ad arrogare a sé, gestendole male. Sono anni che insisto nel dire che si doveva fare un atto di umiltà e di individuare persone competenti su queste materie, ma niente".
Critico anche il collega Simone Carapia, che contesta la decisione di Gambetti di restare (almeno per il momento) direttrice della sede di Imola del Centro di formazione professionale Ciofs/Fp-Ets.
"Questo ente di formazione riceve contributi pubblici: non ci saranno conflitti d’interesse o inopportunità politiche del caso? – domanda Carapia –. C’era proprio la necessità di un assessore part-time punto di riferimento di un ente di formazione con deleghe a Scuola, Università, Organizzazione e Personale? Non è che si può fare tutti i giorni casa e bottega… Il sindaco più che un part-time avrebbe dovuto prendere un tutor, visto quello che sta succedendo ultimamente in città".
Critiche anche dal leghista Daniele Marchetti, per il quale nel complesso "permane una certa confusione, frutto principalmente dell’atteggiamento accentratore del primo cittadino, che mantiene su di sé deleghe pesanti, con il resto della Giunta che spesso si sovrappone in maniera sconclusionata. Non credo – aggiunge l’esponente del Carroccio – che questo rimpasto cambierà la musica, ma li metteremo alla prova. Vedremo, infatti, se riusciranno a creare una vera e propria sinergia tra formazione e mondo del lavoro, azioni proposte recentemente dalla nostra forza politica ma sempre rispedite al mittente".
Il ragionamento di Marchetti vale anche per gli altri campi di azione della Giunta.
"Vedremo se gli assessori con le deleghe alla Cultura e al Turismo riusciranno finalmente a dialogare, considerando il disallineamento che spesso ho percepito – conclude il leghista –. Infine, valuteremo se il sindaco inizierà a giocare a carte scoperte sul futuro della nostra sanità, ad esempio. Ciò che è certo è che questa amministrazione comunale, se non si fosse trovata al centro della tempesta perfetta, con molti fondi di derivazione extra comunale, avrebbe concluso ben poco".